Riapre l’Ambasciata di Svizzera in Iran: l’ambasciatrice torna a Teheran

La Svizzera esprime profonda preoccupazione per l'escalation del conflitto tra Israele e Iran e invita tutte le parti alla moderazione. Mette in guardia dalle conseguenze devastanti di un ulteriore inasprimento della situazione e sottolinea la necessità del dialogo e di una soluzione diplomatica. Chiede la protezione della popolazione civile e il rispetto del diritto internazionale umanitario. Tutte le notizie sono disponibili nel Ticker.

06.07.2025
Mappa del Medio Oriente.

La Svizzera è profondamente preoccupata per l'escalation del conflitto tra Israele e Iran e invita tutte le parti a un allentamento delle tensioni e al ritorno al dialogo. © DFAE

06.07.2025 – Riapre l’Ambasciata di Svizzera in Iran: l’ambasciatrice torna a Teheran

Da oggi, domenica 6 luglio 2025, l’Ambasciata di Svizzera a Teheran è di nuovo aperta dopo essere stata chiusa temporaneamente il 20 giugno a causa della situazione instabile in Iran. L’ambasciatrice Nadine Olivieri Lozano e un piccolo team sono tornati ieri a Teheran via terra passando per l’Azerbaigian. L’Ambasciata riprenderà le sue attività gradualmente.  

La decisione di riaprire l’Ambasciata è stata presa dopo un’analisi completa dei rischi e d’intesa con l’Iran e gli Stati Uniti, di cui la Svizzera rappresenta gli interessi nel Paese mediorientale come potenza protettrice. La situazione attuale consente una ripresa graduale delle attività dell’Ambasciata in loco. Per il momento non è però ancora possibile fornire servizi consolari, compreso il rilascio di visti. Tutte le rappresentanze svizzere all’estero possiedono dispositivi di sicurezza e di crisi, che vengono costantemente rivisti e adeguati. 

La Svizzera segue da vicino gli sviluppi nella regione e mantiene stretti contatti con i suoi partner. È fondamentale che tutte le parti riprendano immediatamente la strada della diplomazia. A tal fine la Svizzera offre i suoi buoni uffici e mette a disposizione Ginevra come sede negoziale. Tornando a Teheran, la Svizzera svolge di nuovo il suo ruolo di potenza protettrice degli interessi statunitensi in Iran direttamente in loco. 

24.06.2025 – Annuncio di un cessate il fuoco tra Israele e Iran

La Svizzera segue da vicino la situazione dopo l'annuncio di un cessate il fuoco tra Israele e Iran. La distensione è una priorità, un passo importante verso la sicurezza e la stabilizzazione della regione.

La Svizzera riconosce gli sforzi che hanno portato al cessate il fuoco. Il dialogo deve ora essere ripreso. I buoni uffici della Svizzera restano a disposizione di tutte le parti.

23.06.2025 – Aggiornamento sulla situazione attuale

La Svizzera è profondamente preoccupata per l'attuale escalation tra Israele e Iran in corso dal 13 giugno, compresi gli attacchi di USA contro l'Iran. Sottolinea l'importanza del rispetto del diritto internazionale, compresa la Carta delle Nazioni Unite e il diritto internazionale umanitario. Il diritto internazionale deve essere rigorosamente rispettato in ogni circostanza.

La Svizzera esorta tutte le parti a ricorrere ai canali diplomatici esistenti e ad adoperarsi per un allentamento delle tensioni. L'attuale escalation non giova a nessuna delle parti e nessuna soluzione puramente militare può garantire un ritorno alla pace. È quindi urgente riprendere il dialogo.

La Svizzera segue attentamente la situazione e rimane in stretto contatto con i suoi partner. I suoi buoni uffici restano a disposizione. In particolare, la Svizzera mantiene aperta la via di comunicazione tra gli Stati Uniti e l'Iran nell'ambito del suo mandato di potenza protettrice.

Rispetto del diritto internazionale

La Svizzera esorta tutte le parti a rispettare rigorosamente e in ogni circostanza il diritto internazionale e la Carta delle Nazioni Unite. Quest'ultima prevede il divieto del ricorso alla forza e il rispetto della sovranità, dell'integrità territoriale e dell'indipendenza di tutti gli Stati. Esorta tutte le parti a rispettare il diritto internazionale umanitario, compresi i principi di distinzione, proporzionalità e precauzione in caso di attacchi, in particolare il divieto di prendere di mira civili e infrastrutture civili. La Svizzera ricorda inoltre che la protezione dei diritti umani non deve essere sospesa in caso di conflitto armato e invita tutte le parti a rispettare i diritti fondamentali della popolazione civile colpita.

Rappresentanze svizzere in loco

La rappresentanza svizzera in Iran è attualmente chiusa a tempo indeterminato. Tutti i diplomatici svizzeri hanno lasciato il Paese (cfr. comunicato stampa del 20 giugno 2025). La rappresentanza svizzera in Israele è operativa. Sei collaboratori mobili lavorano attualmente presso la rappresentanza a Tel Aviv.

Consigli alle persone che intendono recarsi nella regione

I consigli di viaggio del DFAE per l'Iran, Israele e il Territorio palestinese occupato (TPO) nonché per tutti i Paesi della regione del Golfo corrispondono alla valutazione attuale della situazione di sicurezza in loco. Il DFAE non organizza evacuazioni. Si applicano i principi di autonomia e sussidiarietà previsti dalla legge sugli svizzeri all'estero. La decisione di lasciare l'Iran, Israele o il TPO è una libera scelta e responsabilità individuale. Le spese sono a carico dei singoli. Il DFAE fornisce assistenza ai cittadini svizzeri nella misura del possibile. In caso di ulteriore deterioramento della situazione di sicurezza, la Svizzera potrebbe non essere più in grado di fornire i propri servizi se non in misura limitata o addirittura sospenderli e fornire solo un'assistenza limitata in caso di emergenza.

In caso di emergenza, la Helpline del DFAE a Berna è raggiungibile 24 ore su 24 al numero +41 800 24 7 365 / +41 58 465 33 33 o via e-mail all'indirizzo helpline@eda.admin.ch.

22.06.2025 – Attacchi degli Stati Uniti contro siti nucleari in Iran

La Svizzera è profondamente allarmata dalla pericolosa escalation tra Israele e Iran in atto dal 13 giugno, compresi gli attacchi odierni degli Stati Uniti. La Svizzera sottolinea l'importanza del pieno rispetto del diritto internazionale, compresa la Carta delle Nazioni Unite e il diritto internazionale umanitario.

La Svizzera esorta tutte le parti a dare prova della massima moderazione, a proteggere la popolazione civile e le infrastrutture civili e a tornare immediatamente alla via diplomatica.

I buoni uffici della Svizzera restano a disposizione delle parti.

20.06.2025 – Il DFAE chiude temporaneamente la sua ambasciata in Iran

A fronte delle intense operazioni militari in Iran e della situazione molto instabile, il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha deciso di chiudere temporaneamente la sua ambasciata a Teheran. Il personale espatriato ha lasciato il territorio iraniano e si trova in sicurezza. Ritornerà a Teheran non appena la situazione lo permetterà. D’intesa con i Paesi interessati, la Svizzera continua a svolgere il suo ruolo in qualità di potenza protettrice degli interessi statunitensi in Iran nell’ambito dei suoi buoni uffici. La Svizzera chiede un ritorno urgente al dialogo in vista di una de-escalation.

Start 42:00

La Svizzera segue con grande preoccupazione l’escalation tra Israele e Iran, iniziata il 13 giugno scorso. La situazione è molto instabile e il rischio di una spirale ancora più violenta non è affatto escluso. Per garantire la sicurezza del suo personale, il DFAE ha deciso di chiudere temporaneamente la sua ambasciata a Teheran. Cinque membri del personale espatriato e le persone di accompagnamento avevano già lasciato l’Iran per il Turkmenistan martedì 17 giugno. Ora anche il personale rimanente, per un totale di sette persone compresa l’ambasciatrice Nadine Olivieri Lozano, ha lasciato l’Iran via terra ed è arrivato in serata in Azerbaigian, nell’attesa di raggiungere la Svizzera a breve. Il ritorno a Teheran è previsto non appena la situazione lo permetterà. Il DFAE rimane in stretto contatto con il personale locale, che per motivi di sicurezza non accede più ai locali dell’ambasciata.

Sia gli Stati Uniti che l’Iran sono stati informati della chiusura temporanea dell’ambasciata e della partenza del personale del DFAE in servizio nel Paese. La Svizzera continua a fungere da intermediaria per la trasmissione delle comunicazioni che le parti riterranno utili e a svolgere il suo mandato in qualità di potenza protettrice, il quale può proseguire indipendentemente dalla situazione geografica. Su mandato degli Stati Uniti, il DFAE provvede a informare costantemente le cittadine e i cittadini statunitensi in Iran – mediante le pagine Internet della Sezione degli interessi stranieri – sui rischi e sulle misure da adottare.

Il Consiglio federale è stato informato della chiusura temporanea dell’ambasciata a Teheran questa mattina dal capo del DFAE Ignazio Cassis. La Svizzera rinnova il suo appello a tutte le parti coinvolte affinché rispettino rigorosamente il diritto internazionale. L’escalation in corso non giova a nessuna delle parti ed è urgente tornare al dialogo. Il DFAE è disposto a offrire i suoi buoni uffici.

13.06.2025 – Medio Oriente: presa di posizione sulla recente escalation tra Israele e Iran

Nella sua seduta del 13 giugno 2025, il Consiglio federale ha discusso la situazione in Medio Oriente. Al termine della seduta, il capo del DFAE Ignazio Cassis ha rilasciato ai media a Berna una dichiarazione sulla recente escalation tra Israele e Iran.

Start 1:39:00

Nella sua dichiarazione (PDF, 2 Pagine, 109.2 kB, francese), il consigliere federale Cassis ha sottolineato in particolare i seguenti punti:

  • La Svizzera è profondamente preoccupata per la recente escalation tra Israele e Iran a seguito degli attacchi militari. Condanna qualsiasi ricorso alla forza in violazione della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale. Un nuovo inasprimento delle ostilità non fa che aggravare l'instabilità nella regione.
  • La Svizzera esorta tutte le parti a dare prova della massima moderazione e ad astenersi da qualsiasi azione che possa alimentare le tensioni. È urgente tornare sulla via del dialogo. L'escalation non giova agli interessi di nessuna delle parti e le conseguenze di un conflitto allargato sarebbero devastanti.
  • La stabilità in Medio Oriente deve rimanere una priorità. La Svizzera esorta tutti gli attori a utilizzare i canali diplomatici esistenti e ad adoperarsi in modo costruttivo per allentare la tensione.
  • La Svizzera segue da vicino la situazione e mantiene uno stretto dialogo con i suoi partner. Ribadisce l'importanza del rigoroso rispetto del diritto internazionale umanitario e della protezione dei civili in ogni circostanza.

Il personale della rappresentanza svizzera in Israele e in Iran è al sicuro. Ambedue le ambasciate sono in contatto con la comunità svizzera. Al momento sono circa 200 i cittadini svizzeri presenti in Iran e circa 29 000 in Israele.

Dichiarazione del consigliere federale Ignazio Cassis sull'escalation tra Israele e Iran (PDF, 2 Pagine, 109.2 kB, francese)

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