Secondo contributo svizzero ad alcuni Stati membri dell’UE
Il secondo contributo svizzero è un investimento nella sicurezza, nella stabilità e nella prosperità dell'Europa. Esso mira a rafforzare la coesione in Europa e a sostenere i Paesi che devono affrontare sfide migratorie eccezionali. Attraverso il secondo contributo, la Svizzera rafforza e approfondisce inoltre le relazioni bilaterali con i Paesi partner dell'UE e con l'UE nel suo insieme.
Il secondo contributo svizzero ha un valore complessivo di 1,302 miliardi di franchi - pari all'importo del contributo all'allargamento precedente all'adesione - e una durata di dieci anni fino alla fine del 2029. La Svizzera ha stanziato 1,102 miliardi di franchi per i Stati membri che hanno aderito all'UE dal 2004, ossia Bulgaria, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Estonia, Ungheria, Lituania, Lettonia, Malta, Polonia, Romania, Slovacchia e Slovenia.
Il secondo contributo svizzero è stato approvato dal Parlamento svizzero il 3 dicembre 2019 e sbloccato il 30 settembre 2021. Il 30 giugno 2022 la Svizzera e l'UE hanno firmato a Bruxelles il memorandum d’intesa che specifica i parametri chiave del contributo, quali l'importo, la sua distribuzione tra i Paesi partner, le priorità tematiche e i principi di cooperazione e attuazione.