Il Consiglio federale stabilisce le priorità della Svizzera per la 76a Assemblea generale dell’ONU

Comunicato stampa, 17.09.2021

Il Consiglio federale ha stabilito nel corso dell’estate le priorità della Svizzera per l'Assemblea generale dell'ONU. In occasione della riunione dell’17 settembre 2021 è stato informato dell’esito della consultazione delle Commissioni della politica estera (CPE). Al centro: la candidatura della Svizzera al Consiglio di sicurezza, lo sviluppo sostenibile, la gestione delle conseguenze della pandemia di COVID-19 e i processi in corso all’ONU nell’ambito della cybersicurezza e della lotta alla criminalità informatica. Quest’ultimo aspetto implica anche il rafforzamento del ruolo di Ginevra nei settori della cibernetica e della digitalizzazione. Il presidente della Confederazione Guy Parmelin e il consigliere federale Ignazio Cassis rappresenteranno la Svizzera all’apertura ad alto livello dell’Assemblea generale dell’ONU a New York alla fine di settembre. Anche l’evento di quest’anno subirà delle limitazioni dovute alla situazione pandemica.

Le tre priorità della Svizzera per la 76a Assemblea generale dell’ONU sono le seguenti:

- Promozione della candidatura della Svizzera al Consiglio di sicurezza e preparazione del suo mandato: I lavori all’interno dell’Assemblea generale nell’anno precedente all’elezione saranno finalizzati a mettere in evidenza il profilo attivo e costruttivo della Svizzera all’ONU in vista di un seggio nel Consiglio di sicurezza. La Svizzera assumerà, per esempio, vari ruoli di responsabilità in ambito umanitario e budgetario oltre che in processi relativi alla pace. L’obiettivo è che la Svizzera sia eletta dall’Assemblea generale nel giugno del 2022 ottenendo un mandato solido.

- Sviluppo sostenibile e gestione delle conseguenze della pandemia di COVID-19: La Svizzera si impegna affinché l’ONU possa continuare a svolgere il suo lavoro nonostante la COVID-19. La risposta dell’ONU alla pandemia deve essere basata su dati scientifici. Anche l’attuazione dell’Agenda 2030 resta centrale. Durante la 76a Assemblea generale l’accento sarà posto sulla sostenibilità dei sistemi alimentari, sulla disponibilità di dati affidabili e sulle questioni ambientali. Nel luglio del 2022 la Svizzera presenterà a New York il suo secondo rapporto nazionale sull’attuazione dell’Agenda 2030.

- Promozione di uno spazio digitale libero, aperto e sicuro: La Svizzera partecipa attivamente ai processi dell’ONU nel campo della cybersicurezza e della lotta alla criminalità informatica e si impegna per l’applicazione del diritto internazionale nello spazio digitale. Intende inoltre mettere in primo piano l’importante ruolo della Ginevra internazionale in questo ambito e nel settore della digitalizzazione.

Oltre a queste tre priorità la Svizzera continuerà a occuparsi di tutte le questioni trattate dall’ONU per tutelare al meglio i propri interessi. Si adopererà in particolare per il diritto internazionale, nello specifico per il rispetto dei diritti umani, e per il diritto internazionale umanitario, le questioni umanitarie, la sostenibilità e il disarmo. La Svizzera rimarrà attiva anche nell’ambito delle riforme dell’ONU e si occuperà della salvaguardia degli interessi della Ginevra internazionale. Il suo lavoro si baserà sulle strategie, sui messaggi e sulle linee guida della politica estera.

Settimana di apertura ancora segnata dalla COVID-19

La 76a Assemblea generale delle Nazioni Unite inizia ufficialmente il 14 settembre 2021 e durerà un anno. La settimana di apertura ad alto livello della nuova Assemblea generale avrà luogo dal 20 al 24 settembre. Mentre l’anno scorso la settimana di apertura si è svolta unicamente in forma virtuale, quest’anno sono di nuovo previsti alcuni incontri in presenza.

Il presidente Parmelin e il consigliere federale Cassis si recheranno a New York, parteciperanno a diversi eventi e approfitteranno dell’occasione per avere scambi di opinioni a livello bilaterale con numerosi capi di Stato e di Governo e ministri degli esteri. Nonostante un certo allentamento delle restrizioni, tuttavia, non si può parlare di una settimana di apertura «normale». Moltissimi eventi si svolgeranno ancora in un formato ibrido o puramente virtuale. Se necessario il presidente della Confederazione e il consigliere federale Cassis rappresenteranno la Svizzera anche in questi incontri online, attraverso dichiarazioni video preregistrate o partecipando in diretta a conferenze virtuali su piattaforme dedicate.

In vista della settimana di alto livello, il 18 settembre il consigliere federale Cassis consegnerà all’ONU un quadro «effimero» di land art ecologica. Il presidente Parmelin terrà il discorso ufficiale della Svizzera durante il dibattito generale di martedì 21 settembre e il 23 settembre parteciperà al vertice delle Nazioni Unite sui sistemi alimentari. La sera prima incontrerà i presidenti di Senegal e Costa Rica per un dialogo trilaterale sulla sostenibilità dei sistemi alimentari. Su richiesta del segretario generale dell’ONU la Svizzera organizzerà, insieme alla Svezia, un’altra conferenza sulla crisi umanitaria nello Yemen che sarà presieduta dal consigliere federale Cassis insieme al suo omologo svedese. Il capo del DFAE rappresenterà la Svizzera anche in occasione di una riunione ministeriale sul processo di pace in Libia.


Informazioni supplementari:

Dossier web della 76a Assemblea generale dell’ONU


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