La geopolitica della conoscenza: Ignazio Cassis al quinto vertice di GESDA sulle nuove frontiere tracciate dallo sviluppo tecnologico

Comunicato stampa, 14.10.2025

Il vertice del Geneva Science and Diplomacy Anticipator (GESDA) riunisce dal 15 al 17 ottobre un migliaio di ricercatori, diplomatici, ministri, rappresentanti del settore privato e della filantropia per discutere delle sfide legate alle nuove tecnologie e del loro impatto sulla vita della gente. Nel suo intervento, il capo del Dipartimento federale degli affari esteri metterà in risalto il lavoro che scienza e diplomazia svolgono insieme nel facilitare le discussioni tra Stati quando questi devono definire regole per l’impiego delle nuove tecnologie. Questo tipo di negoziati si svolge spesso a Ginevra.

Con il tema «L'era delle possibilità: scienza, sovranità e futuri condivisi», il 5° vertice GESDA esplora come l'umanità possa affrontare le opportunità e le sfide poste dalla tecnologia quantistica, dalla neurotecnologia, dall'intelligenza artificiale, dalla biologia sintetica e dall'ingegneria climatica.

Il consigliere federale Ignazio Cassis parteciperà ai lavori mercoledì 15 ottobre, concentrandosi su una tematica già portata avanti con l’azione svizzera al Consiglio di sicurezza dell’ONU, ossia il legame tra il progresso scientifico e la pace e la sicurezza internazionali.

In un contesto globale polarizzato, marcato da conflitti e da una sfiducia profonda, è più che mai necessario trovare il modo per elaborare regole comuni nella gestione delle nuove tecnologie. La Svizzera costruisce ponti tra posizioni divergenti basandosi sul valore della scienza e anticipando l’impatto dello sviluppo tecnologico sulle società. GESDA, dove scienziati, diplomatici e rappresentanti del settore privato operano insieme, è uno dei suoi partner principali in questo lavoro.

Geopolitica della conoscenza

Lo sviluppo tecnologico, sempre più rapido, influenza gli equilibri di potere. Per il capo del DFAE, il quantum computing, le neurotecnologie e la biologia sintetica tracciano nuove frontiere, definendo «una nuova geopolitica della conoscenza».

Di fronte a cambiamenti tanto profondi, la via da seguire per preservare le fondamenta del progresso e della cooperazione passa per la difesa dei fatti di fronte alla disinformazione e attraverso l’affermazione della scienza come ponte tra le nazioni per costruire un futuro migliore.

L’impegno a favore della scienza e della tecnologia nella prevenzione dei conflitti e nella cooperazione internazionale sarà tra le priorità anche della presidenza svizzera, l’anno prossimo, dell’OSCE.

Crocevia tra scienza, diplomazia e multilateralismo

Le nuove tecnologie impongono una visione innovativa della cooperazione internazionale, che non si limiti alle discussioni tra stati ma integri l’azione congiunta di attori diversi, come il settore privato, il mondo accademico, la società civile. A Ginevra questi settori collaborano già da tempo con le organizzazioni internazionali. Il Consiglio federale è convinto che Ginevra debba continuare ad essere un centro d’innovazione multilaterale che coniughi competenze scientifiche, norme e azione diplomatica.

Ginevra accoglie già l'Open Quantum Institute, frutto della collaborazione tra il DFAE, GESDA, il CERN e l’UBS, che mette la tecnologia quantica al servizio delle popolazioni del mondo, e sarà pure la sede di una nuova iniziativa che sarà presentata al vertice di GESDA e che ha come obiettivo quello di garantire che le interfacce cervello-computer si evolvano come strumenti di prosperità umana, non come motori di disuguaglianza.

Scienza
Programma GESDA Summit 2025


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