Didier Burkhalter, capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), ha ricevuto il ministro ceco all’Hôtel DuPeyrou di Neuchâtel. Durante l’incontro, il consigliere federale e il ministro degli esteri ceco hanno messo in evidenza le ottime e intense relazioni tra la Svizzera e la Repubblica ceca. Nell’accogliere il suo ospite Didier Burkhalter ha ricordato anche la propria visita ufficiale a Praga nel mese di settembre 2014, quando la Svizzera presiedeva l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE). In quell’occasione, Burkhalter si era incontrato con Zaorálek e con il primo ministro ceco Bohuslav Sobotka.
Nelle sue parole di benvenuto, il consigliere federale ha sottolineato i legami umani e storici che uniscono i due Paesi, riferendosi alle migliaia di profughi dell’allora Cecoslovacchia che hanno trovato accoglienza in Svizzera dopo il 1948 e il 1968.
Dopo un incontro privato, Didier Burkhalter e Lubomír Zaorálek hanno partecipato a un pranzo di lavoro ufficiale. Le discussioni erano incentrate, in primo luogo, sulle relazioni bilaterali. Il capo del DFAE si è complimentato per lo sviluppo delle relazioni economiche nel corso di questi ultimi anni. Nel 2014, infatti, gli scambi commerciali tra i due Paesi hanno raggiunto i 3,7 miliardi di franchi e la Repubblica ceca è diventata il secondo partner economico della Svizzera nell’Europa centrale. I due ministri hanno discusso inoltre delle possibilità di approfondire la collaborazione in campo tecnologico.
Il consigliere federale Burkhalter e il suo ospite hanno poi ricordato il contributo della Svizzera all’allargamento dell’UE. In questo contesto, l’aiuto della Svizzera a favore della Repubblica ceca ammonta a 110 milioni di franchi. Entro il 2017, saranno avviati complessivamente 38 progetti nel campo della sanità, della giustizia, della sicurezza e dei trasporti pubblici, con l’obiettivo di ridurre le disparità economiche e sociali in questo Paese, che ha aderito all’UE nel maggio 2004.
Per quanto riguarda la politica della Svizzera nei confronti dell’UE, Burkhalter ha approfittato di questo incontro per esporre al ministro degli affari esteri ceco la volontà del Consiglio federale di attuare il risultato della votazione del 9 febbraio 2014, che chiede una gestione più rigorosa della migrazione, preservando la via bilaterale approvata a più riprese dal popolo negli ultimi anni. Il ministro degli esteri Zaorálek, da parte sua, ha assicurato la volontà di individuare una soluzione flessibile, fermo restando il principio della libera circolazione delle persone.
Nel corso dei colloqui, è stata anche ricordata la collaborazione della Svizzera con il Gruppo di Visegrad (V4), un gruppo informale di cooperazione in materia di politica europea formato da Repubblica ceca, Ungheria, Polonia e Slovacchia. Il 1° luglio 2015, la Repubblica ceca assumerà la presidenza di questo gruppo per la durata di un anno. Il 9 dicembre 2014, a Bratislava, si è svolto un vertice dei capi di Governo «Visegrad più Svizzera» durante il quale è stata adottata una dichiarazione comune, che ribadisce il principio di tenere consultazioni regolari tra la Svizzera e questo consesso internazionale.
Sul piano internazionale, Didier Burkhalter e Lubomír Zaorálek hanno affrontato diverse questioni di attualità, fra le quali l’immigrazione e la situazione nel Mediterraneo. I due ministri hanno parlato anche della crisi ucraina e di sicurezza europea, nonché della cooperazione a livello multilaterale, in particolare nel quadro dell’ONU.
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