La Svizzera e l’Iran discutono lo sviluppo delle loro relazioni

Comunicato stampa, 03.07.2018

Martedì 3 luglio 2018, in occasione della visita ufficiale a Berna del presidente iraniano Hassan Rohani, la Svizzera e l’Iran hanno confermato gli obiettivi della road map concordata nel 2016; nonostante il mutato contesto, entrambi i Paesi desiderano approfondire le loro relazioni e accelerare l’attuazione della road map. I colloqui tra il presidente Rohani e una delegazione del Consiglio federale guidata dal presidente della Confederazione Alain Berset sono stati incentrati sulla stabilizzazione dell’accordo sul nucleare iraniano dopo l’uscita degli USA e sulla cooperazione bilaterale. Al termine dell’incontro sono stati firmati un accordo e due dichiarazioni d’intenti.

Da sinistra a destra. Il Presidente iraniano Rohani, il Presidente della Confederazione Berset e il Consigliere federale Ignazio Cassis siedono durante la riunione ufficiale. Sullo sfondo, le bandiere della Svizzera e dell'Iran.
Il presidente della Confederazione Berset e il consigliere federale Ignazio Cassis incontrano Hassan Rohani, presidente iraniano. © Alex Kühni

Da parte svizzera hanno partecipato ai colloqui ufficiali, oltre al presidente della Confederazione Berset, la consigliera federale Simonetta Sommaruga e il consigliere federale Johann N. Schneider-Ammann. La delegazione iraniana era invece composta dal presidente Rohani, dal ministro degli esteri Mohammad Jawad Zarif e dal ministro della salute Hassan Ghazizadeh Hashemi.

Il presidente della Confederazione ha esortato tutte le parti a procedere con cautela e a non mettere a repentaglio l'accordo sul nucleare iraniano (Joint Comprehensive Plan of Action; JCPOA) che costituisce un successo esemplare della diplomazia internazionale. Per quanto concerne l'annunciata reintroduzione delle sanzioni americane, la Svizzera si è impegnata a garantire che le transazioni per le merci umanitarie restino possibili anche in futuro.

Soddisfazione per le relazioni bilaterali

Durante i colloqui le parti si sono inoltre chieste come poter continuare a sfruttare appieno il potenziale legato alle relazioni bilaterali alla luce dell'annunciata reintroduzione delle sanzioni USA. Entrambe le parti hanno espresso soddisfazione per i risultati finora ottenuti in relazione alla road map concordata alla fine di febbraio 2016 e per l'intensificazione dei rapporti bilaterali avvenuta con successo da allora.

Sono stati regolarmente avviati o ripresi dialoghi nei settori dell'economia, delle finanze, dei diritti dell'uomo, della giustizia, della sicurezza civile nucleare e della migrazione. La Svizzera considera questi colloqui concreti, franchi e costruttivi. È stata inoltre trattata la questione riguardante la pena di morte la cui abolizione a livello mondiale figura anch'essa fra le priorità della Svizzera, così come la protezione delle minoranze.

Oltre che per le questioni legate alla road map, nel corso degli ultimi anni è stata sviluppata una stretta cooperazione con l'Iran su tematiche in ambito sanitario e di gestione dell'acqua che dovrebbe essere formalizzata. Al termine dei colloqui, alla presenza del presidente della Confederazione Berset e del presidente Rohani, è stato firmato un accordo sul trasporto di merci e passeggeri su strada e due dichiarazioni d'intenti sulla cooperazione nei settori della sanità e della scienza.

Nella mattinata di martedì il presidente della Confederazione e il presidente Rohani hanno aperto un forum sull'innovazione e sull'industria organizzato da una camera di commercio privata. La sera precedente si erano già incontrati per un primo colloquio, inizialmente da soli, in seguito in presenza del consigliere federale Cassis e del ministro degli affari esteri iraniano Zarif. La Svizzera ha invitato l'Iran a riconoscere il diritto di esistere di Israele e ha ribadito il suo sostegno alla cosiddetta soluzione dei due Stati.


Informazioni supplementari:

Relazioni bilaterali Svizzera–Iran


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