Oltre a radici solide, per affrontare le sfide future occorre anche uno spirito innovatore, ha ricordato il consigliere federale Ignazio Cassis nel discorso tenuto in occasione della Cerimonia di Insediamento dei Capitani Reggenti di San Marino. La cerimonia, che si svolge ogni sei mesi – il 1° aprile e il 1° ottobre – è un rito antico, che prevede l’orazione di un ospite internazionale ad ogni ricorrenza. Il capo del DFAE è il primo consigliere federale a parteciparvi.
L’equilibrio fra rispetto del passato e apertura sul mondo accomuna Svizzera e San Marino: “Perpetuare queste tradizioni non significa restare ancorati al passato e ignorare le sfide poste dal tempo che scorre”, ha affermato il capo del DFAE, che ha ribadito l’importanza di avere punti di riferimento universali e regole chiare, riconosciute da tutti: “Solo così possiamo mantenere rapporti intensi e stabili con l’Europa e con la comunità internazionale”. Ignazio Cassis ha quindi ricordato l’impegno della Svizzera nelle istanze multilaterali, sottolineando l’importante ruolo svolto dalla Ginevra internazionale e la candidatura svizzera a un seggio non permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per gli anni 2023-2024.
Una lunga storia di collaborazione
La Svizzera intrattiene strette relazioni con San Marino, ritenuta la più antica repubblica al mondo. Durante la visita, il consigliere federale si è intrattenuto con una delegazione del Governo sammarinese e con il Segretario di Stato per gli affari esteri, Luca Beccari. All’ordine del giorno alcune questioni bilaterali, oltre all’attualità legata al coronavirus. I due Paesi hanno espresso la volontà di intensificare la collaborazione e le già buone relazioni. Hanno inoltre sottoscritto un memorandum d’intesa in cui si impegnano a rafforzare la collaborazione in ambito multilaterale per garantire la difesa e il rispetto di valori comuni, come la pace, i diritti umani, la democrazia e il buon governo. Ignazio Cassis ha inoltre informato le autorità di San Marino sullo stato delle discussioni fra Svizzera e UE per la conclusione di un accordo istituzionale, anche alla luce del risultato della votazione federale del 27 settembre 2020.
