Svizzera e Kenia sottolineano il loro interesse a una cooperazione più stretta


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Comunicato stampa, 09.07.2018

La Svizzera e il Kenia vogliono approfondire le loro relazioni. In occasione dei colloqui ufficiali tenutisi il 9 luglio 2018 a Nairobi, il presidente della Confederazione Alain Berset e il presidente keniota Uhuru Kenyatta hanno rilevato il notevole potenziale legato a una cooperazione più stretta. Durante l’incontro i due presidenti hanno discusso di lotta contro la corruzione, di sanità e di questioni internazionali. Alla loro presenza è stata inoltre firmata una dichiarazione d’intenti sulla restituzione di valori patrimoniali di provenienza illecita.

Il presidente della Confederazione Berset e il presidente keniota Kenyatta siedono a un tavolo di legno e discutono.
Il presidente della Confederazione Berset incontra il presidente keniota Uhuru Kenyatta per un colloquio bilaterale. © Keystone

La dichiarazione d’intenti Framework for the Return of Assets from Corruption and Crime in Kenya (FRACCK) concretizza le migliori pratiche in materia di restituzione al Kenia di valori patrimoniali acquisiti illecitamente. Tra queste rientrano in particolare la trasparenza e l’obbligo di rendiconto nel corso della procedura di restituzione, l’amministrazione dei valori patrimoniali a favore della popolazione civile e la possibilità di investire gli averi restituiti in progetti che favoriscono lo sviluppo sostenibile.  

In futuro questi principi forniranno il quadro per la restituzione al Kenia degli averi acquisti illecitamente presenti in Svizzera. Oltre alla Svizzera, aderiranno a questa dichiarazione d’intenti con il Kenia anche il Regno Unito e l’isola di Jersey. Come in questi Paesi, anche in Svizzera sono bloccati averi kenioti a seguito di una domanda di assistenza giudiziaria (attualmente circa due milioni di dollari americani).

Il presidente della Confederazione Berset ha sottolineato l’importante ruolo costituzionale e democratico di organi giudiziari nazionali forti e ha lodato l’indipendenza di cui ha dato prova la giustizia keniota in occasione della ripetizione delle elezioni presidenziali del 2017.

Un partner d’importanza crescente

La Svizzera considera il Kenia un partner sempre più importante in termini economici e politici. Questo Paese rientra tra i cinque principali partner commerciali della Svizzera nell’Africa subsahariana; dal 2005 gli scambi commerciali bilaterali sono raddoppiati. Mentre ultimamente il Kenia si era affidato ai servizi di Londra per rappresentare i sui interessi in Svizzera, il presidente Kenyatta ha annunciato l’apertura nel 2018 di una nuova Ambasciata a Berna.       

Relazioni economiche più strette possono essere potenzialmente instaurate tra l’altro nella sanità pubblica vista la volontà del Governo keniota di sviluppare questo settore. La delegazione svizzera ha spiegato che le aziende del nostro Paese seguono con grande interesse i passi che il Kenia intraprenderà al fine di migliorare il clima degli investimenti in numerosi settori.

Per quanto concerne i temi internazionali, le due parti hanno discusso della situazione in Africa orientale, segnatamente in Somalia, nel Sud del Sudan e in relazione ai progressi fatti tra Eritrea ed Etiopia. Altri argomenti toccati sono stati la cooperazione tra la Svizzera e il Kenia a livello internazionale e le relazioni che la Svizzera intrattiene con l’Unione Africana, che negli ultimi anni si sono intensificate. 

Prosecuzione del viaggio nel nord del Kenia

Lunedì il presidente della Confederazione Berset ha incontrato anche con il presidente della corte suprema David Maraga. Sono inoltre previsti incontri con rappresentanti dell’Ufficio delle Nazioni Unite a Nairobi (UNON), rappresentanti della società civile keniota, con operatori culturali e con cittadini svizzeri.

Martedì 10 luglio il presidente della Confederazione visiterà il centro profughi di Kakuma situato nel nord del Kenia nella contea di Turkana. Il Kenia ospita mezzo milione di profughi – principalmente provenienti dalla Somalia, dal Sudan meridionale e dalla Repubblica Democratica del Congo – in fuga da conflitti interni nei loro rispettivi Paesi. L’aiuto umanitario della Svizzera è presente sul territorio keniota: a Kakuma, dove hanno trovato rifugio 186 000 persone, la Svizzera finanzia tra l’altro progetti sulla formazione professionale.


Informazioni supplementari:

Relazioni bilaterali Svizzera–Kenia
Corno d’Africa
Centro profughi di Kakuma (in tedesco)
Restituzione di averi di provenienza illecita


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