Nel 2019 l’aiuto pubblico allo sviluppo della Svizzera è rimasto stabile

Comunicato stampa, 16.04.2020

Nel 2019 la Svizzera ha stanziato 3,074 miliardi di franchi per l’aiuto pubblico allo sviluppo (APS), ossia 42 milioni in più rispetto all’anno precedente. In proporzione al reddito nazionale lordo (RNL), l’APS svizzero rimane stabile allo 0,44 per cento.

La percentuale di APS sull’RNL, pari allo 0,44 per cento, è inferiore sia alla media dello 0,48 per cento stimata per il periodo del messaggio concernente la cooperazione internazionale 2017-2020 sia all’obiettivo dello 0,5 per cento fissato dal Parlamento nel 2011. Ciò è dovuto principalmente ai costi dell’asilo contabilizzabili nell’APS, che si sono rivelati inferiori a quanto previsto, e a misure di risparmio, stabilite dal Consiglio federale e dal Parlamento nel 2016 e nel 2017, che hanno interessato i crediti destinati alla cooperazione internazionale.

Alcune spese connesse all’assistenza ai profughi e ai rifugiati, ai richiedenti l’asilo e alle persone ammesse provvisoriamente in Svizzera, vengono contabilizzate nell’APS. Nel 2019, queste hanno raggiunto complessivamente 284 milioni di franchi, pari al 9 per cento dell’APS totale. Se si eccettuano tali costi, la percentuale dell’APS rispetto all’RNL nel 2019 ha raggiunto lo 0,40 per cento, come nel 2018.

Ad attuare la cooperazione internazionale della Confederazione sono prevalentemente la Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), la Segreteria di Stato dell’economia (SECO) del Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR), e la Divisione Sicurezza umana (DSU) del DFAE, i cui crediti quadro (senza le spese proprie) coprono il 70-75 per cento dell’APS svizzero. A queste spese concesse alla cooperazione internazionale, se ne aggiungono altre riconducibili all’APS provenienti da altri uffici federali (tra cui i costi legati all’asilo) nonché i contributi dei Cantoni e dei Comuni svizzeri.

Attraverso la cooperazione internazionale, la Svizzera contribuisce a ridurre la povertà e le sfide globali, come le pandemie o i cambiamenti climatici, a promuovere la pace e i diritti umani, e a diminuire le cause della migrazione forzata e irregolare. Concorre inoltre a favorire uno sviluppo globale rispettoso dell’ambiente, fondato su una gestione sostenibile delle risorse naturali. Il nuovo messaggio concernente la strategia di cooperazione internazionale 2021-2024 è stato adottato dal Consiglio federale il 19 febbraio 2020. Sulla base delle stime disponibili, nel periodo 2021-2024 l’APS della Svizzera si attesterà allo 0,46 per cento circa dell’RNL.

La contabilizzazione dell’APS si basa sulle direttive del Comitato di aiuto allo sviluppo (CAS) dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE). Questo consente di effettuare un confronto statistico tra i 29 Paesi membri del CAS a livello internazionale in base alla percentuale di RNL che ognuno destina all’APS.

Secondo il comunicato stampa pubblicato dall’OCSE, nel 2019 il volume degli aiuti è aumentato in 18 Paesi membri del CAS – tra cui la Svizzera – ed è diminuito negli altri 11. Lo stesso anno, Danimarca, Lussemburgo, Norvegia, Regno Unito e Svezia hanno raggiunto l’obiettivo raccomandato dalle Nazioni Unite di portare l’APS allo 0,7 per cento dell’RNL. Nell’anno in rassegna, la Svizzera si è confermata in ottava posizione nella classifica internazionale.


Informazioni supplementari:

Aiuto pubblico allo sviluppo della Svizzera
Statistica – cifre e fatti
OCSE (fr)


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