Ignazio Cassis e Beate Meinl-Reisinger – riunitisi martedì presso la Casa Von Wattenwyl a Berna per una visita di lavoro – hanno elogiato le strette e diversificate relazioni economiche, culturali, consolari e scientifiche tra la Svizzera e l’Austria. I due ministri degli affari esteri hanno evocato la cooperazione nel settore dei trasporti e dei progetti infrastrutturali transfrontalieri, in collaborazione con il mondo economico e accademico.
Pace e sicurezza in Europa
Il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha espresso la disponibiltà della Svizzera di posizionarsi come partner affidabile di rilievo in Europa nei settori della politica estera e dell’architettura di sicurezza. Il consigliere federale Ignazio Cassis ha sottolineato che, nell’ambito della presidenza svizzera dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) nel 2026, la Svizzera si impegnerà per la pace e la sicurezza in Europa e si adopererà per mantenere la capacità di azione e il carattere inclusivo dell’organizzazione quale piattaforma di dialogo per tutti gli Stati parte.
La Svizzera e l'Austria sono Stati neutrali. Durante il loro incontro, il consigliere federale Ignazio Cassis e la ministra degli affari esteri Beate Meinl-Reisinger hanno avuto uno scambio anche sulle questioni relative alla neutralità nel contesto attuale.
Politica europea e internazionale
Ignazio Cassis ha ringraziato l’Austria per il suo sostegno durante la fase di negoziazione del pacchetto di accordi con l’Unione europea, in particolare per la partecipazione della Svizzera ai programmi europei, tra cui Orizzonte Europa. Questo sostegno reciproco si riflette anche negli organismi multilaterali, in particolare l’OSCE, il Consiglio d’Europa e l’ONU. Per il consigliere federale Cassis e la ministra degli affari esteri Meinl-Reisinger è importante che le organizzazioni multilaterali definiscano obiettivi chiari e li attuino in modo mirato. Si è discusso anche della candidatura dell’Austria come membro non permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e del bilancio del mandato della Svizzera nel Consiglio negli anni 2023 e 2024.
Sono stati trattati anche altri temi di attualità e politica internazionale, nello specifico la guerra in Ucraina, la situazione nei Balcani occidentali e il conflitto in Medio Oriente.
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