Aiuto umanitario e dialogo sulla politica di pace al centro della visita del consigliere federale Didier Burkhalter in Ucraina


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Comunicato stampa, 06.06.2017

È iniziata questo martedì la visita di due giorni del consigliere federale Didier Burkhalter in Ucraina, con l’obiettivo di rafforzare le relazioni tra i due Paesi, discutere degli sforzi volti a instaurare la pace e costatare di persona il sostegno fornito dall’Aiuto umanitario della Svizzera, che si concentra in primo luogo sull’assistenza medica e la depurazione dell’acqua nella regione di Donec’k.

Didier Burkhalter discute con i membri dell aiuto umanitario svizzero.
Il consigliere federale Burkhalter incontra i responsabilli dell aiuto umanitario della Svizzera nel sud-est dell'Ucraina. © DFAE

Il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) si è prima recato a Mariupol’, nel Sud-Est del Paese, dove ha assistito alla partenza di un trasporto umanitario svizzero che fornisce materiale medico a strutture sanitarie della regione e prodotti chimici per l’impianto idrico «Vodadonbasa», in cui avviene la depurazione dell’acqua per circa 4 milioni di abitanti.

La particolarità dell’aiuto umanitario svizzero consiste nel fornire aiuti da entrambi i lati della linea di contatto che separa le zone controllate dal Governo ucraino da quelle che non sono sotto il suo controllo. Per questa nuova operazione umanitaria, la sesta dalla primavera del 2015, sono stati impiegati 85 camion.

Nella città portuale di Mariupol’, che conta circa 450 000 abitanti, il consigliere federale Burkhalter ha anche visitato l’ospedale principale. La cooperazione svizzera ha deciso di contribuire al miglioramento delle cure fornite in questa struttura, che dispone di 390 posti letto, concentrandosi in particolare sull’assistenza ai pazienti ambulatoriali e sul reparto maternità. Il materiale inviato tramite questa nuova operazione umanitaria della Svizzera servirà soprattutto a intervenire in caso di nascite difficili.

In seguito, il capo del DFAE ha discusso con alcuni responsabili delle autorità locali e con il personale sanitario dei problemi sanitari che sta affrontando l’Ucraina, che si sono aggravati a seguito del conflitto che sta lacerando il Paese. Proprio questa constatazione ha portato la Svizzera a impegnarsi in modo particolare in ambito sanitario: dall’aprile del 2015, sette ospedali della regione, situati da entrambi i lati della linea di contatto, hanno ricevuto il sostegno della Svizzera.

Il consigliere federale Didier Burkhalter ha avuto infine uno scambio di vedute con Alexander Hug, capo supplente della missione speciale di monitoraggio dell’OSCE (Special Monitoring Mission, SMM) in Ucraina, e con altri membri della SMM. La missione, che oggi conta oltre 1000 membri di cui 12 svizzeri, è stata istituita durante la presidenza svizzera dell’OSCE all’inizio del conflitto ucraino, nel 2014.

Il capo della diplomazia svizzera ha ribadito il proprio sostegno alla SMM e l’ha ringraziata del lavoro che svolge. Ha infine esortato le parti in conflitto a consentire alla SMM di continuare a esercitare il proprio mandato e di garantire la sicurezza dei membri della missione. La SMM monitora il rispetto del cessate il fuoco, segnala le violazioni dei diritti umani e promuove il dialogo sul posto, al fine di ridurre le tensioni.


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