I consiglieri municipali si impegnano per la democrazia


Assemblea di uomini e donne.
I cittadini e le cittadine sono incoraggiati a ingaggiarsi nei processi di elaborazione delle politiche d’inclusione attraverso forum comunitari. © DSC


Per consolidare la governance democratica, il programma «Empowering Municipal Councils» mira in particolare a migliorare il funzionamento democratico e la gestione delle risorse dei Governi comunali rafforzando il ruolo dei consigli comunali.

Paese/Regione Tema Periodo Budget
Macedonia del Nord
Governance
Decentralizzazione
01.07.2014 - 31.03.2022
CHF  4’000’000

Il processo di decentralizzazione voluto dall’accordo quadro di Ocrida, che ha posto fine al conflitto armato del 2001, ha trasferito nuove responsabilità ai Comuni, soprattutto a livello di educazione, cultura e servizi sociali e comunali. Tuttavia, gli 81 Governi locali non hanno abbastanza fondi e risorse umane per adempiere a questi compiti e soddisfare i bisogni dei cittadini e delle cittadine. Inoltre la dipendenza finanziaria dal Governo centrale impedisce loro di fruire di un’autonomia completa.

Il ruolo dei consiglieri comunali nella governance locale

I membri dei consigli comunali hanno un ruolo importante nell’ambito della governance decentralizzata e della democrazia locale, ma non hanno né abbastanza competenze, conoscenze e informazioni né abbastanza autonomia nei confronti dell’Esecutivo. Spesso approvano le politiche volute dall’Esecutivo senza svolgere un esame approfondito e senza consultare i cittadini e le cittadine. Di conseguenza vi è una mancanza di trasparenza e di rendimento di conti verso gli elettori che indebolisce la governance democratica a livello locale. 

Il progetto mira a rendere più autonomi i consiglieri comunali e a migliorarne le conoscenze, per permettere loro di svolgere i loro ruoli di supervisori, esecutori e rappresentanti dei cittadini e delle cittadine in modo partecipativo, responsabile e trasparente. In questa maniera è possibile gestire meglio le risorse finanziarie e attuare politiche più efficaci che soddisfino le aspettative e i bisogni reali dei cittadini e delle cittadine.

Politiche trasparenti e inclusive

La DSC vuole sostenere più di 300 consiglieri comunali (di cui almeno un terzo sono donne) in 24 Comuni (su un totale di 1327 consiglieri in 81 Comuni). È necessario far fronte: 

  • alla mancanza di competenze e di conoscenze dei consiglieri comunali in materia di analisi dei dati, in particolare per quanto concerne la gestione delle finanze pubbliche;

  • a un impegno limitato dei consiglieri comunali nei processi istituzionali;

  • a una debole supervisione dell’amministrazione comunale da parte dei consiglieri comunali e all’impegno dei cittadini. 

Mediante formazioni specifiche e tra pari e grazie a una chiara definizione del loro ruolo, i membri dei consigli comunali avranno maggiori competenze, saranno più autonomi nei confronti dell’Esecutivo e avranno un ruolo più attivo nella governance comunale. Più precisamente: 

  • i consigli comunali diventano più autonomi e sono in grado di resistere all’influenza dell’Esecutivo e dei partiti politici per svolgere il loro ruolo di sorveglianza e di rappresentanza degli interessi dei cittadini e delle cittadine;

  • le politiche comunali sono concepite in modo tale da giovare ai cittadini e alle cittadine, aumentando la trasparenza e la responsabilità dei consigli comunali;

  • il quadro legale e istituzionale in cui sono attivi i consigli comunali è migliorato e sostenuto da una rete efficiente di consiglieri. 

Il progetto pone un accento particolare sui bisogni dei gruppi marginalizzati per promuovere l’inclusione sociale attraverso le politiche comunali. Esso renderà disponibile le risorse finanziarie per sostenere le attività destinate a incoraggiare l’inclusione dei gruppi marginalizzati. I consigli comunali devono garantire il coinvolgimento dei cittadini e delle cittadine nei processi di pianificazione attraverso forum comunitari. Per favorire l’inclusione si promuovono soprattutto un ruolo più attivo e un impegno maggiore delle commissioni parlamentari delle Pari opportunità e delle relazioni interetniche.