Berna, Communiqué de presse, 14.03.2016

Nel primo giorno del suo viaggio dapprima in Burkina Faso e poi in Nigeria, Malta e Slovacchia, lunedì il consigliere federale Didier Burkhalter si è recato sui luoghi dell’attentato di Ouagadougou. «È con grande emozione che questa mattina a Ouagadougou ci siamo riuniti in raccoglimento nei luoghi dell’attentato del 15 gennaio scorso, che è costato la vita a numerose persone tra cui anche due nostri compatrioti, Jean-Noël Rey e Georgie Lamon», ha dichiarato il capo del Dipartimento federale degli affari esteri. Burkhalter ha anche aggiunto che l’emozione è accompagnata da «una ferma volontà: quella di non dimenticare le persone scomparse, di ricordare che erano sul posto per aiutare e di continuare a impegnarsi per i giovani e per la prevenzione della violenza».

Le conseiller fédéral Didier Burkhalter sur les lieux de l’attentat de Ouagadougou, au Burkina Faso.
Le conseiller fédéral Didier Burkhalter sur les lieux de l’attentat de Ouagadougou, au Burkina Faso. © EDA

L’aiuto fornito dalla Svizzera in Burkina Faso è proprio uno degli obiettivi di questa presenza a Ouagadougou, che permetterà al consigliere federale Burkhalter di constatare sul terreno il lavoro svolto dalla cooperazione svizzera. La Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) è molto attiva nel settore dell’istruzione scolastica e della formazione professionale. L’operato della Svizzera al fianco dello Stato burkinabé e di altri partner internazionali consente di scolarizzare ogni anno circa 2,7 milioni di bambini e adolescenti. Grazie a questo impegno, tra il 2011 e il 2015 il tasso di scolarizzazione è passato dal 77 all’85 per cento. Sono inoltre di più, rispetto al passato, i bambini che portano a termine il loro percorso scolastico (aumento dal 52 al 60 %). Dal 2012 infine, 800 000 persone (di cui il 60 % donne) hanno potuto imparare a leggere e a scrivere, portando il grado di alfabetizzazione dal 28 al 34 per cento tra il 2012 e il 2015.

L’aiuto svizzero allo sviluppo e alla cooperazione economica è stato uno dei temi importanti affrontati durante l’incontro tra il capo del DFAE e il suo omologo burkinabé Alpha Barry. Questo aiuto si concentra in tre settori prioritari: l’istruzione di base e la formazione professionale, lo sviluppo rurale e la sicurezza alimentare nonché il buongoverno (decentralizzazione e partecipazione dei cittadini). La Svizzera è presente in Burkina Faso sin dal 1974 e prevede di portare avanti il suo impegno, che è parte del messaggio concernente la cooperazione internazionale (2017-2020) appena trasmesso dal Consiglio federale al Parlamento. Prima di discutere della situazione politica e della sicurezza in Burkina Faso e nei Paesi della regione, i due ministri hanno inoltre parlato delle relazioni bilaterali tra i due Paesi. Queste tematiche sono state affrontate anche in occasione di una visita di cortesia del consigliere federale Didier Burkhalter al presidente Roch March Christian Kaboré, eletto recentemente in seguito a elezioni pacifiche che hanno consentito al Paese di entrare in una fase di transizione politica.

Lunedì pomeriggio, in compagnia del ministro dell’istruzione e dell’alfabetizzazione Jean Martin Coulibaly, il consigliere federale visiterà due scuole nella regione di Ouagadougou che garantiscono un’istruzione di base ai bambini burkinabé e beneficiano del sostegno della Svizzera.


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