Articolo, 16.09.2016

Il primo Vertice delle Nazioni Unite sui rifugiati e i migranti si tiene il 19 settembre 2016 a New York. In occasione di tale vertice, la comunità internazionale varerà misure comuni in risposta all’enorme flusso di sfollati e migranti. In tale contesto la Svizzera punta soprattutto a migliorare la protezione delle persone sul posto, a prevenire gli spostamenti forzati e a individuare soluzioni a lungo termine per la popolazione colpita.

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Oltre l’80 per cento dei rifugiati e degli sfollati interni vive in Paesi in via di sviluppo. Oltre l’80 per cento dei rifugiati e degli sfollati interni vive in Paesi in via di sviluppo. © Keystone

Rifugiati e vittime delle deportazioni forzate sono diventati il tragico simbolo delle sfide e dei rischi globali: incessanti conflitti armati in Siria o nel Corno d’Africa, cambiamenti climatici e catastrofi, fenomeni di violento estremismo, violazioni dei diritti dell’uomo, fragilità, povertà e assenza di prospettive per il futuro. 65 milioni di persone sono oggi in fuga e più della metà sono bambini e giovani.

Necessità di una risposta globale

Di fronte a sfide sempre più complesse diventa sempre più importante potenziare la cooperazione internazionale, perché nessuno Stato è in grado di trovare soluzioni sostenibili agendo da solo. Sono necessari approcci comuni e una migliore suddivisione delle responsabilità. Oltre l’80 per cento dei rifugiati e degli sfollati interni vive in Paesi in via di sviluppo, che spesso non dispongono delle capacità necessarie ad affrontare da soli le sfide. Su iniziativa del Segretario generale delle Nazioni Unite, il Vertice si concentra proprio su questo aspetto e dovrà consentire di varare una dichiarazione politica ampia ed esaustiva. 

Tale dichiarazione dovrà confermare la Convenzione di Ginevra sui rifugiati e i suoi principi quali elementi fondanti della protezione dei rifugiati. Nel contempo saranno anche proposte misure volte a migliorare la tutela dei migranti, vale a dire quelle persone che non rientrano nell’ambito della protezione dei rifugiati. Questi individui devono essere messi nella condizione di far valere la tutela dei propri diritti nell’ambito dell’architettura dei diritti dell’uomo già esistente. Al tema della prevenzione della fuga e degli spostamenti forzati sarà dedicata una maggiore attenzione, non da ultimo grazie all’impegno della Svizzera nelle trattative concernenti la dichiarazione. La collaborazione con il settore privato e con altri attori dovrà inoltre consentire di creare sul posto prospettive adeguate per il futuro dei rifugiati. Infine la dichiarazione evidenzia il contributo della migrazione allo sviluppo sostenibile e sottolinea così anche gli aspetti positivi di questo fenomeno. In questo senso la dichiarazione si basa sui principi dell’Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile emanata un anno fa. 

Il Vertice delle Nazioni Unite ha la funzione di varare misure urgenti e di formulare i capisaldi della futura cooperazione internazionale. Questi dovranno essere definiti con maggiore precisione nei prossimi due anni ed essere riuniti in due iniziative globali (global compact) in materia di rifugiati e migrazione. Questi processi avranno la loro sede principale a Ginevra, in riconoscimento al suo ruolo di centro nevralgico del dialogo internazionale sulle migrazioni. 

Sin dal lancio, 15 anni fa, dell’Iniziativa di Berna volta a promuovere il dialogo multilaterale sulla migrazione la Svizzera è persuasa del valore aggiunto di questi processi. Sfide globali necessitano di risposte globali.     

Convenzione di Ginevra sui rifugiati

Vertice delle Nazioni Unite sui rifugiati e i migranti, 19.09.2016 (inglese)

71a Assemblea generale

Altri eventi

A margine del Vertice delle Nazioni Unite a New York si terranno altre conferenze su questo tema. La Svizzera sostiene ad esempio l’organizzazione di un forum di alto livello sul ruolo del settore privato nel contesto dei rifugiati e della migrazione. Vi prenderà parte anche il presidente della Confederazione Schneider-Amman. Al forum sarà presentato anche il rapporto finanziato dalla DSC che esamina forme innovative di partenariati pubblico-privati nel contesto dei rifugiati e dello sviluppo.

Concordia Summit – Private Sector Forum on Migration and Refugees

Forced Displacement and Development – Public-Private Partnership for Sustainable Solutions (Earth Security Group) (en)

Rifugiati e migrazione: il ruolo della Svizzera

Nelle regioni in crisi la Svizzera s’impegna per tutelare rifugiati, sfollati interni e migranti. I progetti di DSC, DSU e SEM sostengono inoltre misure di prevenzione del fenomeno della fuga. Infine DFAE e SEM finanziano progetti volti a promuovere l’integrazione locale negli Stati di prima accoglienza, considerando anche le necessità della popolazione locale. Il DFAE coordina varie misure nel settore della migrazione e dello sviluppo con il DFGP, al fine di garantire che la politica migratoria estera della Svizzera sia coerente e complementare.  

Intervista a Eduard Gnesa, ambasciatore speciale per la cooperazione internazionale in materia di migrazione 

La Svizzera al Vertice delle Nazioni Unite sui rifugiati e i migranti

Comunicati stampa ; Discorsi

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Cooperazione internazionale, SEM

Ultima modifica 19.07.2023

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