Berna, Comunicato stampa, 09.10.2015

Insieme ad altri 17 ministri e ministre degli esteri, il consigliere federale Didier Burkhalter ribadisce in un nuovo appello l’importanza di un dialogo costruttivo tra gli Stati che hanno già bandito la pena capitale e quelli che ancora non hanno compiuto questo passo. Il dialogo è uno strumento importante per raggiungere l’obiettivo della sua abolizione universale. La Svizzera si oppone alla pena di morte in tutte le circostanze e si impegna per la sua abolizione a livello mondiale entro il 2025.

Un corridoio in una prigione.
AFP Creative

La pena di morte è incompatibile sia con i diritti umani, in particolare il diritto fondamentale alla vita, sia con una giustizia orientata al reinserimento sociale. Da qui l’impegno internazionale della Svizzera per un’abolizione su scala mondiale entro il 2025 della pena capitale o, almeno, per una sospensione delle esecuzioni da parte degli Stati che ancora la prevedono nel proprio codice penale. «Mi ha sempre sconvolto il fatto che qualcuno abbia la facoltà di decidere della morte di un essere umano. Per me è profondamente sbagliato e non penso che privare qualcuno della vita possa rasserenare gli animi altrui», dichiara il consigliere federale Didier Burkhalter. «Là dove la pena di morte è ancora in vigore, sono convinto che vada avviato un dialogo, evitando di formulare giudizi netti e compiendo una graduale opera di persuasione», aggiunge il Capo del Dipartimento federale degli affari esteri DFAE.

A questo scopo è consacrato anche l’appello che il consigliere federale Burkhalter ha lanciato oggi, in occasione della Giornata internazionale contro la pena di morte, insieme ai suoi omologhi di 17 Stati di tutto il mondo. Le ministre e ministri degli esteri co-firmatari convengono che la tendenza mondiale va verso l’abolizione universale e che  la pena di morte deve essere soppressa ovunque.

A oggi sono 100 gli Stati che hanno abolito la pena capitale, per ultimi – in ordine di tempo – il Madagascar, la Repubblica delle Figi, il Suriname e lo Stato federale del Nebraska (Stati Uniti). Sono circa 60, invece, i Paesi che, negli ultimi dieci ann,i non hanno più effettuato esecuzioni capitali. Secondo i dati dell’organizzazione Amnesty International, solo una quarantina di anni fa erano appena 16 i Paesi ad avere abolito giuridicamente la pena di morte.

Per raggiungere l’obiettivo dell’abolizione universale della pena capitale o di una moratoria di tutte le esecuzioni, la Svizzera si impegna attivamente a livello internazionale su questo fronte, per esempio nell’ambito dell’Assemblea generale e in seno al Consiglio dei diritti umani dell’ONU. A fine settembre 2015, in occasione di un evento organizzato a margine dell’Assemblea generale dell’ONU, il consigliere federale Burkhalter ha sottolineato che anche molti familiari di vittime di omicidio, invece di rivendicare l’applicazione della pena capitale, hanno manifestato compassione e perdono. E nella sessione autunnale del Consiglio dei diritti umani dell’ONU, che si è appena conclusa, la Svizzera, insieme ad altri Paesi, ha proposto una risoluzione che mette in primo piano i problemi legati all’applicazione della pena capitale, in primis le inevitabili violazioni dei diritti umani.

Sul piano bilaterale, la Svizzera cerca inoltre il dialogo con gli Stati che stanno lavorando all’abolizione della pena di morte. Un’informazione oggettiva sui rischi e sulle carenze di questa forma di punizione è un presupposto indispensabile per potersi confrontare seriamente con la questione.

La «Giornata mondiale contro la pena di morte» è stata celebrata per la prima volta il 10 ottobre 2003 ed è parte della campagna internazionale della Coalizione mondiale contro la pena di morte. Insieme a suoi omologhi di tutto il mondo, il consigliere federale Didier Burkhalter lancia ogni anno, dal 2012, un appello per l’abolizione.


Informazioni supplementari:

Dichiarazione congiunta del 10.10.2015
Strategia DFAE
Impegno della Svizzera per l’abolizione della pena di morte
Allocuzione del consigliere federale Didier Burkhalter: «Moving away from the Death Penalty – The voices of victims’ families» (70a sessione dell’Assemblea generale dell’ONU a New York, 29.09.2015)


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Ultima modifica 19.07.2023

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