Berna, Comunicato stampa, 13.11.2015

Su iniziativa della Svizzera, undici Stati chiedono di nuovo al Consiglio di sicurezza dell’ONU di migliorare le garanzie procedurali nell’ambito dell’imposizione di sanzioni. In particolare chiedono di rafforzare le competenze del Mediatore e di estenderle ad altri regimi sanzionatori.

La Svizzera sostiene gli sforzi internazionali volti a mantenere la pace e la sicurezza e attua le sanzioni previste dal Consiglio di sicurezza. Contemporaneamente è convinta che un miglioramento dei meccanismi di tutela delle garanzie procedurali volute dai diritti umani consentirebbe di rendere più efficiente l’organizzazione del sistema ONU delle sanzioni. Insieme a un gruppo di Stati con opinioni affini (Germania, Belgio, Costa Rica, Danimarca, Finlandia, Liechtenstein, Paesi Bassi, Norvegia, Austria e Svezia), la Svizzera ha contribuito considerevolmente alla creazione dell’Ufficio del Mediatore, al quale possono rivolgersi le persone colpite dal regime sanzionatorio contro Al-Qaïda.

Negli scorsi anni varie persone fisiche e giuridiche hanno impugnato le sanzioni imposte dal Consiglio di sicurezza dell’ONU nel quadro del regime sanzionatorio contro Al-Qaïda, ma anche regimi di sanzioni specifici ai Paesi, davanti a tribunali nazionali o regionali. Alla luce delle esigenze poste agli Stati da questi tribunali circa la tutela dei diritti umani e dell’attualizzazione prevista in dicembre 2015 del regime sanzionatorio contro Al-Qaïda, il 12 novembre 2015, la Svizzera, congiuntamente al gruppo di Stati con opinioni affini, ha consegnato una lettera al Consiglio di sicurezza dell’ONU, in cui lo esorta a migliorare le garanzie procedurali nel quadro del regime delle sanzioni dell’ONU. Le persone e organizzazioni sanzionate dovrebbero potersi avvalere di un diritto di ricorso efficace dinanzi a un’istanza ONU.

Concretamente, la lettera chiede al Consiglio di sicurezza dell’ONU di autorizzare il Mediatore a prendere decisioni definitive per radiare una persona dall’elenco delle sanzioni contro Al-Qaïda e di rafforzare l’indipendenza del Mediatore e la trasparenza dei diritti procedurali di radiazione (delisting) delle persone e organizzazioni sanzionate. Nell’ottica di una soluzione più sostenibile per tutti i regimi sanzionatori, la Svizzera e gli Stati con opinioni affini esigono che, per rafforzare lo Stato di diritto, il mandato del Mediatore venga esteso a tutti i regimi delle sanzioni del Consiglio di sicurezza dell’ONU. Interventi simili del gruppo, che esiste dal 2005, negli scorsi anni hanno avuto effetti visibilmente positive.


Informazioni supplementari:

Tutela dei diritti umani


Indirizzo per domande:

Informazione DFAE
Palazzo federale ovest
CH-3003 Berna
Tel.: +41 58 462 31 53
Fax: +41 58 464 90 47
E-Mail: info@eda.admin.ch


Editore

Dipartimento federale degli affari esteri

Ultima modifica 19.07.2023

Contatto

Comunicazione DFAE

Palazzo federale Ovest
3003 Berna

Telefono (solo per i media):
+41 58 460 55 55

Telefono (per tutte le altre richieste):
+41 58 462 31 53

Inizio pagina