Berna, Comunicato stampa, 04.03.2015

Il 3 e il 4 marzo 2015, le delegazioni di Cina e Svizzera si sono incontrate a Berna per la tredicesima tornata del dialogo bilaterale sui diritti umani. L’atmosfera costruttiva e il carattere confidenziale dell’incontro hanno reso possibile un confronto aperto e critico sulle diverse concezioni dello Stato di diritto e della giustizia penale, sulla cooperazione internazionale in materia di diritti umani e sul coinvolgimento della società civile.

La tredicesima tornata del dialogo sui diritti umani è stata incentrata sull’importanza dello Stato di diritto, con particolare attenzione al sistema giudiziario e di perseguimento penale, compresa l’abolizione della pena di morte. Si è inoltre discusso della cooperazione dei due Paesi con il Consiglio dei diritti umani dell’ONU e con gli organi delle Convenzioni sui diritti umani, del ruolo e dell’importanza del coinvolgimento della società civile indipendente in questi meccanismi internazionali nonché della situazione delle minoranze. La Svizzera ha colto l’occasione per spiegare il ruolo dei diritti umani nell’economia e per sottolineare l’importanza delle linee guida dell’ONU su imprese e diritti umani. Ciascun punto all’ordine del giorno è stato discusso facendo riferimento a situazioni concrete e alle possibilità di scambio a livello di esperti.

La delegazione svizzera era guidata da Nicole Wyrsch, ambasciatore speciale e responsabile delle questioni di politica dei diritti umani in seno al Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), e comprendeva rappresentanti del DFAE, dell’Ambasciata di Svizzera in Cina, del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), del Dipartimento federale dell’interno (DFI) e del Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR).

Dopo la giornata dedicata ai colloqui, il segretario di Stato Yves Rossier ha ricevuto la capodelegazione cinese per una visita di cortesia, durante la quale ha sottolineato l’importanza del dialogo sui diritti umani ed espresso la sua fiducia in un ulteriore approfondimento di questo scambio.

Nel secondo giorno di visita, il cancelliere comunale di Berna Jürg Wichtermann ha illustrato alla delegazione cinese la procedura di autorizzazione per le manifestazioni in città, mentre, nella successiva visita alla Casa delle religioni, gli ospiti cinesi sono stati informati sulle sfide da affrontare e su possibili soluzioni per garantire la convivenza pacifica tra le diverse comunità religiose in Svizzera.

Il dialogo bilaterale svizzero-cinese sui diritti umani è stato lanciato nel 1991 su richiesta di Pechino. Il suo obiettivo è promuovere la comprensione reciproca e, per quanto possibile, sostenere l’attuazione di riforme e favorire il miglioramento della situazione dei diritti umani nel Paese partner. Il dialogo contribuisce anche a rafforzare le sempre più intense relazioni bilaterali tra la Svizzera e la Cina e, insieme ai colloqui periodici, fornisce il quadro necessario per la cooperazione tecnica e la realizzazione di progetti con la società civile.


Informazioni supplementari:

Politica dei diritti umani in Svizzera
Relazioni bilaterali Svizzera–Cina


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Ultima modifica 19.07.2023

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