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Comunicati stampa
Comunicati stampa
Firmato il 1° agosto 1975 nella capitale finlandese dagli Stati partecipanti della Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in Europa (CSCE), l’Atto finale di Helsinki compie 40 anni. Frutto di due anni di negoziati doveva rappresentare, in un periodo segnato dalla guerra fredda, una piattaforma di dialogo intergovernativo e un forum di negoziazione. L’Atto finale di Helsinki definisce dieci principi fondamentali (il cosiddetto Decalogo di Helsinki) che disciplinano le relazioni tra gli Stati e le loro rispettive popolazioni. Il documento non è un trattato di diritto internazionale pubblico, ma le dichiarazioni politiche in esso contenute hanno costituito un punto di riferimento nel processo di distensione, riavvicinamento e cooperazione in Europa. Nel 1994 la CSCE è stata ribattezzata OSCE (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) ma i suoi obiettivi sono rimasti gli stessi: gestione dei conflitti in maniera pacifica, progresso economico e sociale per il benessere di tutti e promozione dei diritti umani e delle libertà fondamentali. L’Atto finale di Helsinki è dunque anche il documento fondatore dell’OSCE.
Al centro delle celebrazioni per l’anniversario, che si svolgeranno nella capitale finlandese e a cui parteciperà domani il consigliere federale Didier Burkhalter, ci saranno proprio i principi fondamentali dell’Atto di Helsinki e la loro attualità per la sicurezza in Europa, oggi e in futuro. In quanto membro della troika dell’OSCE il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) terrà un discorso sul significato dell’Organizzazione durante l’evento ufficiale nella sala in cui fu firmato, nel 1975, l’Atto finale. L’OSCE offre ai suoi 57 Stati partecipanti uno spazio per elaborare soluzioni comuni e migliorare così la sicurezza della popolazione nel loro territorio. La troika, costituita dalla presidenza attuale (Serbia), dalla presidenza dell’anno scorso (Svizzera) e da quella del prossimo anno (Germania), assiste il ministro degli esteri serbo e presidente in carica dell’OSCE Ivica Dacic nel suo lavoro. I suoi rappresentanti discuteranno nel corso di un incontro a Helsinki sulla situazione in Ucraina e sulle possibilità di ampliare il margine di manovra dell’Organizzazione.
Il consigliere federale Burkhalter insieme agli altri membri della troika incontrerà inoltre il presidente finlandese Sauli Niinistö per parlare del ripristino della sicurezza nel continente. E alla fine delle celebrazioni dell’anniversario la Svizzera prenderà parte a un incontro ad alto livello degli Stati partecipanti dell’OSCE sempre incentrato sul futuro della sicurezza europea.
Colloquio con il ministro degli esteri finlandese Soini
Il consigliere federale Didier Burkhalter approfitterà dell’occasione per avere un colloquio bilaterale con il ministro degli esteri finlandese Timo Soini. Durante l’incontro saranno discussi sia temi bilaterali sia questioni generali connesse alla sicurezza, come la crisi in Ucraina e le possibilità di allentare la tensione nel Paese.
Informazioni supplementari:
La Svizzera è membro della troika dell'OSCE
Relazioni bilaterali Svizzera - Finlandia
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