Comunicato stampa, 21.11.2018

Il Consiglio federale è convinto che il Patto globale delle Nazioni Unite per la migrazione risponda agli interessi della Svizzera perché mira a definire alcuni criteri per una migrazione ordinata, contribuendo così a ridurre i flussi migratori irregolari. L’Esecutivo desidera comunque lasciare che si concluda il dibattito parlamentare sulla questione prima di pronunciarsi definitivamente in merito. La Svizzera pertanto non sarà presente alla conferenza di Marrakech, il 10 e l’11 dicembre prossimo, durante la quale il patto dovrà essere formalmente adottato.

Sala dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, New York
L'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha negoziato il Patto sulle migrazioni nel 2018. © Keystone

Dopo aver constatato che la Svizzera applica già le raccomandazioni del Patto globale ONU per la migrazione nell’ambito della sua politica migratoria, il Consiglio federale aveva stabilito, il 10 ottobre scorso, di approvarlo con una dichiarazione che esprimeva alcune riserve. In base a quanto previsto dalla legge, aveva poi preso la decisione di sottoporre il dossier al Parlamento per consultazione.

Durante la seduta del 21 novembre 2018, il Consiglio federale ha inoltre proposto di respingere le mozioni che chiedono al Governo di presentare un decreto federale che permetta al Parlamento di decidere in merito all’adozione o meno del Patto ONU per la migrazione. Ritiene infatti che questa decisione rientri tra le sue competenze sancite dalla Costituzione (art. 184 cpv. 1 Cost.), fatti salvi i diritti di partecipazione dell’Assemblea federale.


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Ultima modifica 19.07.2023

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