Comunicato stampa, 10.04.2019

Nel 2018 la Svizzera ha destinato lo 0,44 per cento del suo reddito nazionale lordo (RNL) all’aiuto pubblico allo sviluppo (APS), una percentuale lievemente più bassa di quella del 2017 (0,46 %). La diminuzione è riconducibile all’aumento dell’RNL, ai minori costi legati all’asilo in Svizzera, contabilizzati nell’APS, e alle misure di risparmio decise dal Parlamento.

I cambiamenti climatici minacciano di far precipitare 100 milioni di persone nella povertà estrema da qui al 2030.
I cambiamenti climatici minacciano di far precipitare 100 milioni di persone nella povertà estrema da qui al 2030. © A. Ishokon

Nel 2018, la percentuale dell’aiuto pubblico allo sviluppo (APS) svizzera è stata pari allo 0,44 percento del reddito nazionale lordo (RNL). Dopo aver raggiunto, nel 2015 e nel 2016, l’obiettivo dello 0,5 per cento e aver registrato una prima flessione nel 2017 (0,46 %), l’APS resta – per il secondo anno consecutivo – inferiore al valore fissato dalle Camere federali. Con una percentuale di APS dello 0,44 per cento dell’RNL, la Svizzera si situa quest’anno al di sotto della media dei Paesi dell’UE (0,47 %). La diminuzione è dovuta a vari fattori combinati: la crescita dell’RNL, la riduzione dei costi legati all’asilo e le misure di risparmio decise dal Parlamento, che hanno interessato i crediti destinati alla cooperazione internazionale. Nel 2018, la Svizzera ha devoluto 3,022 miliardi di franchi all’APS, 68 milioni in meno rispetto al 2017.

Le spese connesse all’assistenza ai profughi e ai rifugiati, ai richiedenti l’asilo e alle persone ammesse provvisoriamente in Svizzera, contabilizzate nell’APS, sono state pari a 276 milioni di franchi (49 mio. fr. In meno rispetto al 2017). La riduzione è dovuta al minor numero di richieste di asilo inoltrate nel 2018. I costi relativi all’asilo rappresentano il 9 per cento dell’APS totale (11 % nel 2017). Se non si considerano tali costi, la percentuale dell’APS rispetto all’RNL nel 2018 ha raggiunto lo 0,40 per cento (0,41 % nel 2017).

I crediti concessi dalla Confederazione alla cooperazione internazionale rappresentano oltre l’80 per cento dell’APS svizzero. La Svizzera, in questo modo, si impegna per la riduzione della povertà e dei rischi globali e per la promozione della pace e dei diritti umani, oltre che per la lotta alla cause della migrazione forzata e irregolare. Contribuisce inoltre a favorire uno sviluppo globale rispettoso dell’ambiente, fondato su una gestione sostenibile delle risorse naturali. La Svizzera continuerà a impegnarsi per il raggiungimento di questi obiettivi; il nuovo messaggio del Consiglio federale concernente la cooperazione internazionale 2021-2024 è attualmente in preparazione.

La contabilizzazione dell’APS si basa sulle direttive del Comitato di aiuto allo sviluppo (CAS) dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE). Queste direttive permettono di effettuare un confronto statistico a livello internazionale tra i 29 Paesi membri del CAS, in base alla percentuale di RNL che ognuno destina all’APS.

Secondo il comunicato stampa pubblicato dall’OCSE, nel 2018 il volume dell’aiuto è aumentato in 17 Paesi membri del CAS e diminuito in 12, tra cui la Svizzera. Svezia, Lussemburgo, Norvegia, Danimarca e Regno Unito hanno raggiunto l’obiettivo raccomandato dalle Nazioni Unite di portare l’APS allo 0,7 per cento dell’RNL. Nel confronto internazionale la Svizzera occupa, nel 2018, l’8° posto in classifica.


Informazioni supplementari:

Aiuto pubblico allo sviluppo della Svizzera
Statistica – cifre e fatti
Comunicato stampa pubblicato dall’OCSE (10.04.2019)


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Ultima modifica 19.07.2023

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