Comunicato stampa, 26.09.2018

Il sistema multilaterale protegge i Paesi che, come la Svizzera, non sono delle potenze militari, ha dichiarato mercoledì a New York il consigliere federale Ignazio Cassis, che ha stilato un bilancio positivo della sua prima partecipazione all’Assemblea generale delle Nazioni Unite (ONU), riunita a New York per la 73a sessione. «Questa prima visita mi ha permesso di capire meglio il funzionamento del multilateralismo che va riformato», ha spiegato il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).

La Svizzera si è adoperata in maniera concreta a favore del processo di riforma dell’ONU. Mercoledì, il consigliere federale Ignazio Cassis ha firmato un accordo con Achim Steiner, amministratore del Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (PNUS), con il quale la Svizzera s’impegna a sostenere il PNUS nel prossimo triennio (2018-2020) con un contributo di 50 milioni di franchi all’anno. È la prova che noi crediamo nel multilateralismo, ha spiegato il capo del DFAE, chiedendo tuttavia che questo investimento da parte della Svizzera induca il PNUS a essere ancora più efficace che in passato.
 
Durante la conferenza sulla Siria, Cassis ha esortato a cercare una soluzione politica per risolvere la crisi. Ha inoltre ricordato che la Svizzera si è fortemente impegnata nel fornire aiuto alle vittime civili del conflitto siriano. La nostra azione in Siria è la più grande operazione umanitaria della storia svizzera.
 
Il capo del Dipartimento federale degli affari esteri Ignazio Cassis ha stilato un bilancio positivo dei numerosi incontri bilaterali che ha avuto a margine dell’Assemblea generale dell’ONU. Lo scambio di opinioni con il suo omologo russo Sergei Lavrov, in particolare, è stato franco e costruttivo, ha detto Cassis. 
 
La politica europea, che sarà al centro delle preoccupazioni di Cassis nel suo discorso di giovedì al Consiglio nazionale e durante la riunione di venerdì del Consiglio federale, è stata di attualità anche durante il soggiorno newyorchese del capo del DFAE. Sia Federica Mogherini, alto rappresentante dell’Unione europea (UE) per gli affari esteri e la politica di sicurezza, sia Johannes Hahn, commissario UE per la politica regionale e responsabile del dossier svizzero, hanno ribadito la volontà dell’Unione europea di raggiungere un accordo con la Svizzera per disciplinare le relazioni istituzionali tra Berna e Bruxelles.


Informazioni supplementari:

Discorso del Consigliere federale Ignazio Cassis


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Ultima modifica 19.07.2023

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