12.12.2016

Il 12 dicembre 2016, in occasione della Giornata annuale del diritto internazionale pubblico, è stato fatto il punto sul processo di recupero degli averi di origine illecita e sull’esperienza svizzera e internazionale in materia. Riunitisi al Rathaus di Berna per discutere del tema «Il recupero dei fondi di potentati: una responsabilità comune», esponenti del mondo politico e giudiziario, dell’ambiti della cooperazione allo sviluppo, del settore bancario e della società civile hanno analizzato per il pubblico tutte le fasi del recupero di averi, dal blocco alla restituzione.

Salone del Rathaus (palazzo del municipio) di Berna, partecipanti, giornata del diritto internazionale pubblico 2016 sulla restituzione di averi illeciti
12 dicembre 2016, Rathaus di Berna: gli invitati discutono dei processi di blocco e restituzione di averi illeciti. ©

Ultima modifica 03.05.2023

  • Le misure adottate dalla Svizzera attraverso i programmi volti a favorire pratiche di buongoverno in Stati con cui la Confederazione collabora e una severa legge contro il riciclaggio di denaro evitano che averi di provenienza illecita di persone politicamente esposte entrino in Svizzera

  • Il Consiglio federale svizzero può bloccare i valori patrimoniali depositati in Svizzera da persone politicamente esposte, tra cui capi di Stato, alti funzionari e persone a loro vicine.

  • La Svizzera deve identificare e restituire al Paese d’origine gli averi di provenienza illecita che si trovano sul suo territorio.

  • Impegno finanziario della Svizzera per l’International Center for Asset Recovery (ICAR) a Basilea e la Stolen Assets Recovery Initiative (StAR) dell’ONU e della Banca mondiale

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