I controlli hanno riguardato cittadini cinesi che da diverso tempo erano sospettati di avere ottenuto il permesso di lavoro sulla scorta di passaporti europei falsi e di lavorare illegalmente presso esercizi gastronomici cinesi. L'operazione si è svolta nel quadro di ampie indagini delle autorità di perseguimento penale dei Cantoni di Argovia, Basilea Campagna, Berna, Friburgo, Lucerna, Neuchâtel, Vaud, Zugo e Zurigo e con il sostegno del Corpo delle guardie di confine (Cgcf) e dell'Ufficio federale della migrazione (UFM). Il commissariato Tratta di esseri umani e traffico di migranti della Polizia giudiziaria federale di fedpol ha coordinato l'operazione e garantito lo scambio internazionale d'informazioni e la cooperazione con Europol e altre autorità estere di perseguimento penale.
Sia le autorità svizzere coinvolte sia i partner internazionali auspicano che dall'operazione possano scaturire ulteriori informazioni sui legami e le strutture della rete di passatori responsabile dell'entrata illegale in Svizzera della manodopera cinese oggetto dei controlli. In tale contesto si pone inoltre la questione se e in quale misura i datori di lavoro dei clandestini cinesi siano implicati nel traffico di migranti.
Le indagini e l'esecuzione di eventuali misure coercitive competono ai Cantoni coinvolti.
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