Operazione nazionale di polizia contro una rete internazionale di passatori

Comunicato stampa, 05.06.2013

Berna, 05.06.2013 - Martedì le autorità di polizia di nove Cantoni hanno eseguito un’operazione coordinata dall’Ufficio federale di polizia (fedpol) contro una rete criminale di passatori. Tale rete è sospettata di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, del soggiorno e dell’attività lucrativa di cittadini cinesi mediante documenti d’identità falsi. Durante l’operazione di polizia sono stati complessivamente fermati e controllati 349 sospettati e sono state eseguite perquisizioni domiciliari. La polizia ha inoltre posto in stato di arresto provvisorio 57 persone e messo al sicuro diversi documenti falsi.

I controlli hanno riguardato cittadini cinesi che da diverso tempo erano sospettati di avere ottenuto il permesso di lavoro sulla scorta di passaporti europei falsi e di lavorare illegalmente presso esercizi gastronomici cinesi. L'operazione si è svolta nel quadro di ampie indagini delle autorità di perseguimento penale dei Cantoni di Argovia, Basilea Campagna, Berna, Friburgo, Lucerna, Neuchâtel, Vaud, Zugo e Zurigo e con il sostegno del Corpo delle guardie di confine (Cgcf) e dell'Ufficio federale della migrazione (UFM). Il commissariato Tratta di esseri umani e traffico di migranti della Polizia giudiziaria federale di fedpol ha coordinato l'operazione e garantito lo scambio internazionale d'informazioni e la cooperazione con Europol e altre autorità estere di perseguimento penale.

Sia le autorità svizzere coinvolte sia i partner internazionali auspicano che dall'operazione possano scaturire ulteriori informazioni sui legami e le strutture della rete di passatori responsabile dell'entrata illegale in Svizzera della manodopera cinese oggetto dei controlli. In tale contesto si pone inoltre la questione se e in quale misura i datori di lavoro dei clandestini cinesi siano implicati nel traffico di migranti.

Le indagini e l'esecuzione di eventuali misure coercitive competono ai Cantoni coinvolti.

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Comunicazione e media fedpol, T +41 31 322 51 83

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