Il Consiglio federale approva il Rapporto sulla politica estera 2012

Berna, Comunicato stampa, 09.01.2013

Nel corso della seduta del 9 gennaio 2013, il Consiglio federale ha approvato il Rapporto sulla politica estera 2012. Il testo fornisce una panoramica generale della politica estera svizzera e contiene un resoconto delle principali attività del nostro Paese in questo ambito nel 2012. La struttura si rifà alla strategia di politica estera della Svizzera 2012-2015 del Consiglio federale. Il rapporto approfondisce altresì le relazioni della Svizzera con i Paesi limitrofi.

L'importanza che la Svizzera attribuisce ai Paesi limitrofi è evidente dall'intensità delle visite diplomatiche nell'anno in rassegna. La Svizzera si è impegnata in particolare per affrontare attivamente e risolvere in modo costruttivo le questioni aperte con tali Paesi, soprattutto quelle legate all'ambito fiscale e a quello dei trasporti. La Svizzera collabora strettamente con i Paesi confinanti non solo nel campo bilaterale, ma anche in quello multilaterale. Particolare importanza assume in tale contesto la collaborazione regionale transfrontaliera, nella quale la Confederazione s'impegna di concerto con i Cantoni di confine.

Situata al centro dell'Europa, per la Svizzera  i rapporti con l'UE sono fondamentali. Anche nell'anno in rassegna le relazioni con l'UE sono state intense e complessivamente buone, anche se in parte condizionate da tematiche controverse come le questioni fiscali e istituzionali o l'applicazione della clausola di salvaguardia per la libera circolazione delle persone. Sono proseguiti i negoziati in corso negli ambiti concernenti ad esempio la sanità pubblica, l'elettricità e i diritti di emissione di CO2. Con i Paesi dell'Europa sono state inoltre vagliate a livello bilaterale varie possibilità di approfondimento degli scambi e della collaborazione.

Un ulteriore punto cardine della politica estera svizzera resta l'impegno per la stabilità in Europa e nel resto del mondo. A questo proposito, un momento importante dell'anno trascorso è stato quello della conferma definitiva che la Svizzera assumerà la presidenza dell'OSCE nel 2014. Centrale è stata anche l'adozione del Messaggio concernente la cooperazione internazionale 2013–2016 da parte del Parlamento. Degna di nota anche l'entrata in vigore del decreto federale concernente un credito quadro per il proseguimento delle misure di promozione della pace e della sicurezza umana per gli anni 2012-2016. Nel contesto delle questioni fiscali e finanziarie globali, nel 2012 la Svizzera ha portato avanti la propria strategia volta a rafforzare l'integrità della piazza finanziaria e il consenso internazionale. Non da ultimo la Svizzera ha partecipato attivamente al dialogo internazionale per un'economia verde, in particolare nel quadro della Conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile (Rio+20).

A livello globale la Svizzera ha consolidato e intensificato le proprie relazioni bilaterali con partner strategici in Asia, sul continente americano, in Medio Oriente e in Africa. In ambito multilaterale, il nostro Paese ha festeggiato quest'anno il decimo anniversario della propria adesione all'ONU. La Svizzera porta avanti il proprio impegno per le riforme dell'ONU, in particolare per quella concernente il Consiglio di sicurezza. Il nostro Paese si adopera altresì per migliorare la sicurezza internazionale, una delle altre priorità dell’ONU per il prossimo decennio. A questo proposito va citata ad esempio l’approvazione della Svizzera del memorandum di Algeri, che rafforza la lotta contro il terrorismo internazionale e le prese di ostaggi. Il Rapporto sulla politica estera 2012 evidenzia in particolare i contributi della politica estera svizzera per l'individuazione di soluzioni a problematiche globali riguardanti ad esempio l'istruzione, la ricerca e l'innovazione, l'ambiente, i trasporti, l'energia e la sanità.


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