La bozza del rapporto Stato delle relazioni Svizzera–UE contiene un’analisi delle attuali relazioni bilaterali tra le due parti e un bilancio dei colloqui esplorativi con l’Unione europea (UE). Nel rapporto, il Consiglio federale riconosce l’importanza sia dell’UE come attore globale sia, per la Svizzera, del mercato interno dell’UE e dei vari programmi di cooperazione.
L’UE è il principale partner commerciale della Svizzera, che a sua volta è il quarto partner dell’UE. La Svizzera e l’UE condividono gli stessi valori fondamentali. L’Esecutivo sostiene che la politica europea è una politica di difesa degli interessi e che gli interessi della Svizzera coincidono con quelli dell’Europa. Nell’attuale situazione globale segnata da molteplici crisi, relazioni sicure e stabili tra la Svizzera e l’UE diventano ancora più importanti, poiché garantiscono prosperità e stabilità per entrambe le parti.
Proseguire con la via bilaterale
Il rapporto traccia un bilancio intermedio della via bilaterale ed esamina le attuali opzioni della Svizzera in materia di politica europea sulla base di quattro criteri di valutazione: accesso al mercato interno, opportunità di cooperazione, margine di manovra politico e fattibilità della politica estera. Le opzioni al vaglio sono: relazioni di libero scambio, il proseguimento della via bilaterale, l’adesione al SEE e l’adesione all’UE. Nel rapporto, il Consiglio federale giunge alla conclusione che la via bilaterale rimane la migliore soluzione per la Svizzera.
Il rapporto è stato redatto in concomitanza con i colloqui esplorativi in corso con la Commissione europea. Il 23 febbraio scorso il Consiglio federale aveva fissato i cardini del pacchetto negoziale. Anche le intenzioni dell’Esecutivo e i colloqui esplorativi avviati in seguito sono oggetto del rapporto. Nel documento si prende atto del fatto che la Svizzera e l’UE sono riuscite a costruire un clima di fiducia negli scambi politici e, nelle tornate di colloqui esplorativi svolte finora, a raggiungere un’intesa sull’approccio «a pacchetto» proposto dal Consiglio federale, grazie anche alle consultazioni tecniche. Il rapporto tiene conto dei progressi compiuti e delle questioni ancora aperte rilevate dal Consiglio federale nella sua valutazione dei colloqui esplorativi del 23 novembre scorso. Prima che la Svizzera e l’UE possano riprendere i negoziati è necessario trovare una base comune sufficientemente ampia. I colloqui esplorativi devono quindi proseguire a ritmi intensi.
Il Consiglio federale ha deciso di adottare il rapporto con riserva dei risultati della consultazione delle Commissioni della politica estera delle due Camere federali. In questo modo, l’Esecutivo tiene conto del desiderio espresso più volte dal Parlamento di essere coinvolto maggiormente nella politica europea. Il rapporto verrà adottato in via definitiva al termine della consultazione. Le Camere federali hanno accolto una serie di interventi parlamentari, ai quali il Consiglio federale risponde con il presente rapporto.
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