Dal dicembre 2022 la Segreteria di Stato dell'economia (SECO) conduce colloqui con le parti sociali e i Cantoni sulle misure per garantire in Svizzera il livello di protezione salariale. Già durante i colloqui esplorativi con l'Unione europea (UE) era emerso che, oltre all'esito dei negoziati di politica estera (ovvero un piano di protezione in tre parti, composto da principi, eccezioni e una clausola di non regressione), sono necessarie misure di politica interna per garantire la protezione dei salari. Il Consiglio federale, le parti sociali e i Cantoni concordano su questo punto fin dall'inizio del processo.
Le misure contenute nella «dichiarazione congiunta» per salvaguardare l'attuale livello di protezione salariale possono essere suddivise in tre categorie:
- misure che compensano direttamente le concessioni fatte all'UE (p. es. la riduzione del termine di notifica);
- misure per contrastare il timore che il divieto di offrire servizi in Svizzera come possibile sanzione venga messo in discussione;
- misure dovute al fatto che nell'ambito della politica estera non è stato possibile ottenere un'eccezione in questo sottosettore: nello specifico, si tratta di sfruttare al massimo il margine di manovra nell'ambito della politica interna adottando la regolamentazione sulle spese.
Il Consiglio federale ritiene necessarie ulteriori misure per garantire il livello di protezione dei salari. Esse permetteranno di salvaguardare le strutture del partenariato sociale per la protezione salariale e, in particolare, i contratti collettivi di lavoro (CCL) già dichiarati di obbligatorietà generale. Al contempo occorre rafforzare la protezione giuridica per le aziende svizzere, che potrebbero essere assoggettate a un CCL di obbligatorietà generale.
Le misure nel loro complesso salvaguardano l'attuale livello di protezione salariale. Sono mirate per i settori in cui è necessario intervenire in tal senso e sono concepite principalmente per le imprese dell'UE che distaccano lavoratori in Svizzera. Nella misura in cui tocchino anche le imprese elvetiche, si basano su ciò che già esiste e non creano nuovi oneri per queste ultime, né tantomeno intaccano la flessibilità del mercato del lavoro. Per maggiori informazioni si rinvia alla scheda informativa «Misure di politica interna per la protezione dei salari».
Il Consiglio federale ha incaricato la SECO di elaborare in dettaglio tutte le misure con le parti sociali e i Cantoni entro la fine di marzo 2025.
Informazioni supplementari:
Politica europea della Svizzera (DFAE)
Scheda informativa: Misure di politica interna per la protezione dei salari(pdf, 126kb)
Indirizzo per domande:
Comunicazione SG-DEFR
info@gs-wbf.admin.ch
+41 58 462 20 07
Editore
Il Consiglio federale
Dipartimento federale dell
Dipartimento federale degli affari esteri