Il 21 maggio 2014 il Consiglio federale ha approvato le bozze per le negoziazioni con l'UE, gli Stati Uniti e con altri Paesi ai fini dell'introduzione dello scambio automatico di informazioni in materia fiscale. Negli ultimi mesi queste bozze sono state discusse in seno alle commissioni competenti delle Camere federali e con i Cantoni. Una netta maggioranza approva le bozze del mandato.
Il 21 luglio 2014 l'OCSE ha pubblicato l'intero pacchetto concernente il nuovo standard globale per lo scambio automatico di informazioni in materia fiscale. In occasione dell'incontro dei ministri delle finanze e dei governatori delle banche centrali degli Stati del G20 tenutosi a Cairns (Australia) il 20 e il 21 settembre è stata ribadita la rapida introduzione dello standard.
I mandati decisi definitivamente in data odierna dal Consiglio federale comprendono i seguenti punti principali:
- con l'UE bisogna condurre negoziati sull'introduzione dello scambio automatico di informazioni;
- con gli USA, riguardo all'attuazione del Foreign Account Tax Compliance Act (FATCA), bisogna condurre negoziati su un Accordo FATCA secondo il modello I. Con il nuovo Accordo i dati tra le autorità competenti verrebbero scambiati automaticamente e su base di reciprocità;
- con altri Paesi scelti vengono avviati negoziati sullo scambio automatico di informazioni. In una prima fase vengono presi in considerazione Stati con i quali esistono strette relazioni economiche e politiche e che - ove opportuno - mettono a disposizione dei propri contribuenti una sufficiente possibilità di regolarizzazione;
- l'introduzione dello scambio automatico di informazioni con l'estero avverrà tramite accordo bilaterale con gli Stati partner. Nel diritto interno sarà inoltre necessaria una legge di attuazione che è attualmente in preparazione nel Dipartimento federale delle finanze (DFF) e che sarà presentata al Parlamento unitamente agli accordi negoziati. Le attuali basi giuridiche escludono lo scambio automatico di informazioni.
La Svizzera accoglie positivamente il nuovo standard globale, al quale essa stessa ha contribuito attivamente. Il nuovo standard permette pari condizioni per quanto concerne la concorrenza tra le piazze finanziarie, poiché queste regole valgono per tutti. Esso è pure un importante strumento per lottare contro la sottrazione d'imposta sul piano internazionale. L'attuazione del nuovo standard globale non intacca il segreto bancario svizzero.
Secondo il Consiglio federale è importante che le direttive che esso ha già deciso nel mese di giugno del 2013 siano contenute nel nuovo standard. Di conseguenza deve esistere un unico standard globale, le informazioni scambiate devono servire soltanto allo scopo convenuto (principio di specialità), le informazioni vengono scambiate in modo reciproco, la protezione dei dati è garantita e anche gli aventi economicamente diritto di trust e di altre strutture finanziarie devono essere identificati. Il Governo ha inoltre stabilito che le questioni concernenti la regolarizzazione del passato e dell'accesso ai mercati devono essere introdotte e chieste nei negoziati sullo scambio automatico di informazioni con l'UE e con i suoi Stati membri.
Impegno della Svizzera a favore dello scambio automatico di informazioni nei confronti del Forum globale
Il Consiglio federale ha inoltre approvato una lettera del DFF indirizzata al Forum globale sulla trasparenza e sullo scambio di informazioni in questioni fiscali, nella quale la Svizzera ribadisce l'intenzione di introdurre in tempo utile la base legale per lo scambio automatico di informazioni. In tal modo gli istituti finanziari svizzeri potrebbero iniziare a rilevare i dati dei conti dei contribuenti esteri nel 2017 ed effettuare il primo scambio di dati nel 2018, a condizione che il Parlamento e, se del caso, gli aventi diritto di voto approvino per tempo i necessari testi di legge e accordi. Un primo gruppo di oltre 40 Stati, i cosiddetti utilizzatori precoci, intende iniziare a rilevare dati già nel 2016 e procedere al primo scambio nel 2017.
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