Il Consiglio federale presenta i suoi obiettivi per il 2015

Comunicato stampa, 26.11.2014

Berna, Il Consiglio federale ha adottato i suoi obiettivi per il 2015. Mercoledì 26 novembre 2014 il presidente della Confederazione Didier Burkhalter ha presentato al Consiglio degli Stati le priorità del Collegio governativo per il quarto anno della legislatura 2011–2015.

Ogni anno, all'inizio della sessione invernale, l'Esecutivo rende noti i propri obiettivi per l'anno seguente. Tali obiettivi sono in sintonia con il programma di legislatura. Per la legislatura 2011-2015 il Consiglio federale ritiene prioritari i sette indirizzi politici seguenti: l'attrattiva e la competitività della piazza economica svizzera; il buon posizionamento della Svizzera a livello regionale e globale; la garanzia della sicurezza; il rafforzamento della coesione sociale; l'utilizzo sostenibile dell'energia e delle risorse; il raggiungimento di una posizione di spicco nei settori della formazione, della ricerca e dell'innovazione; le pari opportunità tra i sessi. Con gli obiettivi annuali 2015 il Consiglio federale presenta il proprio programma per il quarto e ultimo anno della legislatura 2011-2015. Qui di seguito sono illustrati gli aspetti principali:

Rafforzamento della piazza economica svizzera e della competitività sul piano fiscale

Nell'ambito della politica economica, con il messaggio concernente la promozione della piazza economica 2016-2019 il Consiglio federale si propone nel 2015 di sviluppare ulteriormente la piazza economica svizzera in modo uniforme, di assistere l'imprenditoria esistente e di promuovere lo sfruttamento di opportunità commerciali. A proposito del commercio di materie prime, nel campo della gestione d'impresa responsabile, la Svizzera intende elaborare norme facoltative e presentare tali norme agli organi internazionali competenti. A proposito della politica in materia fiscale, il Consiglio federale intende attuare mediante apposite convenzioni bilaterali il nuovo standard sviluppato dall'OCSE per lo scambio automatico di informazioni in materia fiscale. E con la riforma III dell'imposizione delle imprese il Governo si propone, per il 2015, di rafforzare la competitività fiscale della Svizzera e di risolvere la vertenza fiscale con l'UE. La strategia in materia di politica economica esterna del Consiglio federale comprende l'intensificazione degli sforzi in vista dell'ampliamento e del potenziamento della rete di accordi di libero scambio. Nel 2015 sarà prioritaria la firma dell'accordo di libero scambio dell'AELS con il Guatemala.

Negoziati in vista di un accordo istituzionale con l'UE

Nell'ambito della politica europea il Consiglio federale si prefigge di concludere nel 2015 i negoziati in vista di un accordo istituzionale con l'UE. L'accordo, che disciplinerà talune questioni istituzionali quali la trasposizione del diritto, l'interpretazione, la sorveglianza e la composizione delle divergenze legate agli accordi di accesso ai mercati, costituisce il fulcro del rinnovo e della consolidazione della via bilaterale.

Rapporto sul sistema dell'obbligo di prestare servizio e armonizzazione delle pene

Un gruppo di studio sta esaminando l'obbligo di prestare servizio e nel 2015 presenterà un rapporto al Consiglio federale. In questo contesto sarà analizzato anche il modello dell'obbligo generale di prestare servizio. Nell'ambito della lotta alla criminalità con l'armonizzazione delle pene il Governo intende mettere a disposizione dei giudici strumenti differenziati per sanzionare i reati lasciando loro il necessario margine di apprezzamento.

Cambiamento di paradigma nella politica d'immigrazione svizzera

Nel 2015 il Governo adotterà il messaggio concernente l'attuazione dell'iniziativa popolare «Contro l'immigrazione di massa», che chiede un cambiamento di paradigma nella politica d'immigrazione svizzera e persegue due obiettivi principali: la Svizzera regola autonomamente l'immigrazione e la limita. In questo contesto, il Consiglio federale dovrà anche attuare il mandato di avviare e condurre negoziati sull'adeguamento dell'Accordo sulla libera circolazione delle persone con l'UE.

Rafforzamento della qualità nell'assistenza sanitaria e riforma delle prestazioni complementari

Nell'ambito della politica sanitaria l'adozione del messaggio concernente il rafforzamento della qualità e dell'economicità nell'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie consentirà di consolidare le attuali attività nel settore della garanzia della qualità e l'esame delle prestazioni nell'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie. Nella politica sociale una riforma delle prestazioni complementari permetterà di mantenere il livello delle presta-zioni e di evitare travasi di oneri ad altri enti preposti alla protezione sociale, e dunque ai Cantoni.

Approvvigionamento energetico, fondo per il finanziamento dei trasporti e politica territoriale

Nel campo della politica energetica, nel 2015 saranno adottati i messaggi concernenti la seconda tappa dell'apertura del mercato dell'elettricità, la Strategia Reti elettriche e l'Accordo sull'energia elettrica tra la Svizzera e l'UE. Per quanto riguarda la politica dei trasporti, si tratterà di istituire un Fondo per le strade nazionali e il traffico d'agglomerato e di adeguare il sistema ferroviario ai futuri sviluppi, mantenendo nel contempo l'elevata qualità dell'infrastruttura svizzera e garantendo un impiego efficiente dei mezzi. Nella politica territoriale, con il messaggio concernente la seconda fase della revisione della legge sulla pianificazione del territorio il Governo si prefigge di concertare meglio tra loro le molteplici esigenze poste dal territorio.

Professioni sanitarie e infrastrutture di ricerca

Nell'ambito della politica formativa, con il messaggio concernente la legge sulle professioni sanitarie il Governo determinerà requisiti uniformi per tutta la Svizzera per quanto riguarda la formazione e l'esercizio delle professioni sanitarie. E una nuova roadmap per le infrastrutture di ricerca consentirà di avere una panoramica degli investimenti programmati di interesse nazionale per lo sviluppo di importanti settori di ricerca.

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Ursula Eggenberger, Cancelleria federale, Sezione Comunicazione
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