In tale contesto si è discusso anche delle misure intraprese dalle parti per attuare il riveduto Accordo dell’OMC sugli appalti pubblici, entrato in vigore il 6 aprile 2014 e ratificato dall’UE. La Svizzera potrà ratificarlo soltanto a fine 2015, dopo che saranno state adeguate le legislazioni federali e cantonali.
Le delegazioni hanno constatato che nel complesso l’accordo bilaterale funziona bene e svolge un ruolo importante per facilitare gli scambi commerciali tra la Svizzera e l’UE. In uno spirito cooperativo, le delegazioni si sono informate sugli aspetti concernenti gli appalti pubblici nelle loro rispettive relazioni di libero scambio con Paesi terzi. La delegazione svizzera ha inoltre comunicato al Comitato misto le fasi previste dal Consiglio federale per l’attuazione dell’iniziativa contro l’immigrazione di massa.
L’Accordo bilaterale sugli appalti pubblici è uno dei sette accordi bilaterali settoriali conclusi il 21 giugno 1999 tra l’UE e la Svizzera. Esso estende il campo d’applicazione dell’Accordo dell’OMC agli appalti pubblici indetti nell’UE e, in Svizzera, dai Comuni. Questi ultimi sono importanti enti appaltatori (43% degli appalti pubblici in Svizzera). L’accordo bilaterale copre anche gli operatori ferroviari e le imprese private che beneficiano di diritti esclusivi e svolgono attività nei settori dell’acqua potabile, dell’elettricità, dei trasporti urbani, degli aeroporti e dei porti fluviali e marittimi.
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