La Georges Lemaître pronta al lancio

Comunicato stampa, 29.07.2014

Berna, La quinta e ultima navetta europea della serie ATV (Automated Transfer Vehicle) sta per intraprendere il suo viaggio verso la stazione spaziale internazionale ISS. L’ATV-5 dovrebbe partire il 30 luglio 2014 all’1:47 ora CEST (Central European Summer Time che corrisponde alle 23.47 ora locale del 29 luglio) su un razzo Ariane dalla base di lancio europea di Kourou, nella Guyana francese. Qualche giorno dopo si aggancerà all’ISS per rifornirla di merci e combustibile e in seguito smaltirne i rifiuti. Come le navette che l’hanno preceduta, anche l’ATV-5 porta il nome di un celebre scienziato, il belga Georges Lemaître, che ha formulato la teoria del big bang.

Fin dal loro primo impiego, avvenuto nel 2008, le navette senza equipaggio ATV sono state un elemento centrale nella logistica della stazione spaziale internazionale ISS. Le navette trasportano, come altri satelliti dei partner internazionali, beni e combustibile per l’ISS e il suo equipaggio nonché liquidi e gas; servono, inoltre, a far cambiare orbita alla stazione, impedendo così che perda quota. Al termine della missione le ATV smaltiscono i rifiuti: parti di attrezzatura non più utilizzate e acque di scarico.

Originariamente era prevista la costruzione di nove navette, ma per motivi di costo ne sono state costruite solo cinque. Con l’ATV-5 Georges Lemaître termina quindi un’era breve, ma coronata da grandi successi, del settore aerospaziale europeo. Le conoscenze acquisite e le tecnologie che ne sono risultate confluiranno in futuri progetti, per esempio lo sviluppo di un modulo di servizio per la nuova capsula Orion dotata di equipaggio della NASA.

A bordo anche tecnologia svizzera

Varie imprese svizzere sono state coinvolte nello sviluppo e nella produzione delle ATV. La RUAG Space di Zurigo (ex Contraves e Oerlikon Space) ha concepito la struttura di base, mentre la APCO Technologies di Aigle ha costruito le piastre che proteggono il modulo di servizio dell’ATV in caso di scontro con micrometeoriti e rifiuti nello spazio. La Syderal di Gals ha invece costruito i componenti elettronici per la regolazione termica del satellite e la Clemessy di Basilea ha fornito altri importanti componenti di elettronica.

Queste collaborazioni, rese possibili dalla partecipazione della Svizzera ai programmi dell’ESA per lo sviluppo e l’utilizzo dell’ISS, e le esperienze raccolte consentiranno all’industria svizzera di affermarsi anche nelle future attività di sviluppo dell’ESA nell’ambito dei voli spaziali con equipaggio. I ricercatori svizzeri hanno inoltre la possibilità di effettuare esperimenti sulla microgravità a bordo dell’ISS e del laboratorio Columbus.

 

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