La Presidente della Confederazione al Consiglio dei ministri di giustizia e degli interni dell’UE

Comunicato stampa, 20.11.2015

In data odierna, una settimana dopo gli attentati di Parigi, il Consiglio dei ministri di giustizia e degli interni dell’Unione europea (UE) si è riunito a Bruxelles per una seduta straordinaria, al fine di intensificare la lotta al terrorismo. All’incontro ha partecipato anche la presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga.

La riunione è stata indetta su invito della presidenza lussemburghese d’intesa con il governo francese. I ministri hanno affermato che gli attentati di Parigi sono un attacco a valori europei fondamentali quali la libertà, la democrazia, i diritti dell’uomo e lo Stato di diritto. Hanno espresso il loro apprezzamento per il lavoro veloce ed efficace della polizia francese.

Nelle conclusioni finali, adottate all’unanimità, i ministri hanno sottolineato che ora è di massima importanza attuare le misure già decise contro il terrorismo e realizzare rapidamente i progetti previsti. Proprio per lo scambio d’informazioni sono a disposizione molti strumenti, che devono tuttavia essere sfruttati in modo efficace. I ministri sono in particolare del parere che debba essere migliorato lo scambio di dati con l’Ufficio europeo di polizia (Europol).

Controlli più intensi alle frontiere esterne dell’UE

I ministri concordano che una protezione efficace delle frontiere esterne dell’UE è un presupposto fondamentale per garantire la sicurezza nello spazio Schengen. In futuro alle frontiere esterne potranno pertanto essere controllati sistematicamente nelle banche dati della polizia anche i cittadini dell’UE e le persone con permesso di dimora che entrano nello spazio Schengen.

I ministri hanno inoltre concordato ulteriori misure per migliorare lo scambio d’informazioni attraverso il sistema di ricerca comune SIS II ed Europol. Il 1° gennaio 2016 Europol lancerà una piattaforma specifica, l’ European Counter Terrorist Center (ECTC), per lo scambio di informazioni sui viaggi per motivi jihadisti, sul commercio illegale di armi e sul finanziamento del terrorismo. Inoltre s’intende intensificare la cooperazione tra Europol e gli uffici di comunicazione in materia di riciclaggio di denaro. La Svizzera accoglie con favore questi progetti. Già ora il nostro Paese scambia regolarmente informazioni con Europol.

Impedire il commercio illegale di armi

Altre misure sono tese a impedire il commercio illegale di armi e a combattere più efficacemente il finanziamento del terrorismo. È inoltre previsto un sistema per lo scambio di dati dei passeggeri di aerei (Passanger Name Records, PNR). Il pertinente progetto è attualmente pendente nel Parlamento europeo.

La lotta al commercio illegale di armi è per la Svizzera un tema molto importante. Per tale ragione il nostro Paese partecipa al pertinente scambio d’informazioni tra le autorità attraverso la piattaforma di Europol e alle discussioni sulla revisione della direttiva dell’UE sulle armi. Inoltre, la Svizzera sta valutando se partecipare al futuro sistema dell’UE sullo scambio dei dati dei passeggeri (PNR).


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