
In occasione dell’odierna seduta straordinaria, il Consiglio federale ha definito la sua posizione in merito all’imminente decisione formale dell’Unione europea. Esso ritiene che la legalità di tale decisione sia dubbia e ha pure l’impressione che essa abbia lo scopo di indebolire la piazza finanziaria della Svizzera. Esso intende opporsi alle decisioni discriminatorie relative ai provvedimenti UE, che pregiudicano la competitività della Svizzera. Ha pertanto deciso oggi di rafforzare la piazza finanziaria e borsistica svizzera avviando immediatamente i lavori in tal senso. Il Dipartimento federale delle finanze (DFF) è stato incaricato di sottoporre proposte al Consiglio federale entro la fine di gennaio. In questo contesto sarà prioritaria l’abolizione della tassa di bollo.
La decisione odierna dell’Unione europea peggiora inoltre le relazioni bilaterali in dossier importanti. La seconda tranche di un contributo all’allargamento a beneficio dei Paesi dell’Europa dell’Est è stata menzionata da più parti. Alla luce di questi sviluppi il Consiglio federale si riserva il diritto di una nuova rivalutazione dei lavori relativi al progetto in merito che sarà sottoposto a consultazione. Il Governo si è sempre fatto garante dello sviluppo delle relazioni bilaterali e si è posto come obiettivo di proseguire nel 2018 i negoziati per un accordo istituzionale. Constata però anche le profonde divergenze che continuano a permanere e per superare le quali occorre la disponibilità reciproca a condurre una discussione oggettiva in un clima di completa fiducia.
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