MRA Svizzera-UE: riunione del Comitato misto

Comunicato stampa, 14.12.2022

Il 14 dicembre 2022 si è svolta a Bruxelles la 17ª riunione del Comitato misto dell’Accordo sul reciproco riconoscimento in materia di valutazione della conformità Svizzera-UE (MRA). L’Unione europea continua a rifiutare l’aggiornamento dell’accordo per i dispositivi medici.

I fornitori di dispositivi medici stabiliti in Svizzera non beneficiano più delle agevolazioni previste dal MRA tra la Svizzera e l’UE dal 26 maggio 2021, data in cui è stato necessario aggiornare il MRA per tenere conto dell’entrata in applicazione del regolamento UE sui dispositivi medici (MDR) e della legislazione equivalente in Svizzera.

Il Comitato misto ha fatto il punto sull’attuazione dell’Accordo, in particolare per quanto riguarda i dispositivi medici. In questa occasione la Svizzera ha ribadito la sua richiesta di aggiornare il capitolo pertinente del MRA, facendo notare che le condizioni previste dall’Accordo sono soddisfatte. La Commissione europea ha dichiarato che l’aggiornamento del MRA può essere considerato solo nel contesto di una risoluzione delle questioni istituzionali.

Accesso facilitato al mercato
Il MRA, concluso nel quadro degli «Accordi bilaterali I», si fonda sul principio dell’equivalenza tra le prescrizioni svizzere e quelle dell’UE. Oltre a contribuire all’eliminazione degli ostacoli al commercio, l’Accordo consente di evitare doppioni nelle certificazioni e la fabbricazione di serie di prodotti diverse per il mercato svizzero e per quello dell’UE. Questo accesso facilitato al mercato riduce i costi, rafforza le catene di produzione e distribuzione transfrontaliere ed evita inutili costi amministrativi nel commercio bilaterale.

Nel 2021 i settori contemplati dal MRA costituivano circa due terzi degli scambi di prodotti industriali tra la Svizzera e l’UE. I venti settori di prodotti sui quali verte l’accordo, tra cui i dispositivi medici, rappresentavano nel 2021 un volume di esportazioni dalla Svizzera verso l’UE di oltre 90 miliardi di franchi e un volume di importazioni dall’UE di oltre 75 miliardi di franchi. Queste cifre includono i prodotti farmaceutici e chimici, per i quali l’Accordo copre solo una parte della valutazione della conformità («Buone prassi di fabbricazione» e «Buone prassi di laboratorio»).

La delegazione svizzera era guidata da Christophe Perritaz, caposettore Misure non tariffarie presso la Segreteria di Stato dell’economia (SECO).


Indirizzo per domande:

Christophe Perritaz, Caposettore Misure non tariffarie, tel. +41 58 464 00 78, christophe.perritaz@seco.admin.ch
Antje Baertschi, Capo della Comunicazione, tel. +41 58 463 52 75, medien@seco.admin.ch


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