Un anno dopo il trattato successivo al Protocollo di Kyoto, con obiettivi climatici vincolanti per 195 membri della Convenzione quadro ONU sui cambiamenti climatici, è stato stilato un primo bilancio. Dal 7 al 18 novembre si è tenuta in Marocco la 22a conferenza sul clima, durante la quale sono state discusse le modalità per i Paesi industrializzati di aiutare i Paesi emergenti e in via di sviluppo a ridurre le loro emissioni di gas serra in modo da limitare il riscaldamento terrestre a 1,5 gradi. Per questo progetto ambizioso è necessario un maggiore impegno.
Protezione del clima: una priorità del contributo all’allargamento
La Svizzera promuove con circa 190 milioni di franchi l’efficienza energetica e l’utilizzo delle energie rinnovabili in sei Paesi comunitari. In Estonia investe in questo ambito 6,5 milioni di franchi. Il progetto si è concluso con il completamento dei lavori di ristrutturazione nella scuola elementare di Rapla (vedi foto prima del rinnovamento) a fine novembre. I vantaggi valutari e un uso parsimonioso delle risorse hanno permesso di risanare secondo gli standard internazionali ben sei edifici e non solo i quattro originariamente previsti. Tre scuole dell’infanzia, due scuole elementari e una casa per anziani sono diventati modelli di efficienza energetica nel settore pubblico.
Standard energetici nazionali per gli edifici: un obiettivo a lungo termine
Prima di questo progetto le spese per la ricerca e l’innovazione nel settore dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili in Estonia erano modeste e non erano previsti standard per gli edifici. L’obiettivo del progetto non era solo ridurre le emissioni di CO2 e il consumo di risorse, ma anche sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di proteggere il clima nei progetti infrastrutturali. È stato inoltre potenziato il know-how locale e si è promossa in modo decisivo l’affermazione di standard energetici nazionali per gli edifici.
Il progetto ha riscosso grande interesse, anche mediatico. Molti studenti della rinomata università di Tartu hanno trattato l’efficienza energetica e le energie rinnovabili nelle loro tesi di master utilizzando come esempio la ristrutturazione della scuola elementare di Väätsa. Tra l’Università di Tallin e le autorità estoni si è sviluppato un partenariato a lungo termine. Le associazioni professionali locali e gli istituti formativi hanno beneficiato di seminari e visite guidate negli edifici, redatto linee guida e raccolto dati.
Il progetto ha infine contribuito, grazie al proficuo scambio con esperti svizzeri, all’affermazione di standard energetici per gli edifici. Oggi, a quasi dieci anni dall’avvio del contributo all’allargamento, l’Estonia vanta standard paragonabili a quelli del nostro Paese..