A nemmeno quattro mesi dal loro ultimo incontro al WEF di Davos, il consigliere federale Ignazio Cassis e il ministro degli esteri giordano Ayman Safadi si sono incontrati ad Amman per un colloquio bilaterale. I due si sono soffermati, in particolare, sulla situazione nella regione e sui conflitti in corso, in particolare in Siria e tra israeliani e palestinesi. Eventi recenti, come l’apertura dell’Ambasciata degli Stati Uniti a Gerusalemme, conferiscono al tema un’attualità ancor maggiore. Il consigliere federale Cassis ha sottolineato il ruolo cruciale che la Giordania, grazie alla sua stabilità politica, svolge nella regione mediorientale e ha ricordato l’elevato numero di profughi che hanno trovato accoglienza in questo Paese.
Circa tre dei dieci milioni di persone che costituiscono la popolazione giordana sono profughi palestinesi e siriani. La Giordania è quindi un partner importante per la Svizzera anche nel settore umanitario. Nel quadro della cooperazione internazionale, la Svizzera sostiene progetti per circa 20 milioni di franchi, per soddisfare i bisogni primari (tra cui la ricostruzione delle scuole), garantire la protezione delle persone (p. es. garantire norme internazionali per profughi e migranti) e ridurre la penuria d’acqua (approvvigionamento di acqua potabile nei campi profughi e gestione delle acque reflue). Dopo l’incontro con il ministro Safadi, il consigliere federale Cassis e Pierre Krähenbühl, commissario generale dell’Agenzia ONU per i rifugiati palestinesi (UNRWA), hanno visitato un centro di formazione professionale a Wadi Seer e discusso con alcuni membri di un parlamento di studenti sulla formazione e sulle prospettive per il futuro.
Oltre alla situazione politica e di sicurezza nella regione, durante il colloquio con il ministro Safadi sono state affrontate anche alcune questioni bilaterali. Negli ultimi anni, le relazioni tra i due Paesi si sono intensificate, come dimostrano le consultazioni politiche che Svizzera e Giordania hanno organizzato a intervalli regolari nel 2017 e che proseguiranno a Berna in settembre. Ieri il consigliere federale Cassis ha inoltre inaugurato il nuovo edificio dell’Ambasciata di Svizzera ad Amman, che ospiterà, sotto lo stesso tetto, le attività delle divisioni politiche e consolari e della cooperazione internazionale.
Nel corso dell’incontro bilaterale, il consigliere federale Cassis e il suo omologo Safadi si sono anche soffermati sul rafforzamento della collaborazione nell’ambito della formazione professionale. Svizzera e Giordania collaborano anche nel settore della gestione delle risorse idriche e in campo scientifico, ad esempio nell’ambito del programma svizzero «Blue Peace», che mira a promuovere la cooperazione regionale nel settore idrico allo scopo di prevenire i conflitti per l’acqua.
I due Paesi intrattengono pure relazioni scientifiche, in campo archeologico per esempio: da diversi decenni, ricercatori e ricercatrici dell’Università di Basilea collaborano alle attività di scavo nel complesso di rovine di Petra. La città, un tempo capitale del Regno dei Nabatei, è stata riportata all’attenzione dell’Europa nel 1812 dall’esploratore svizzero Jean-Louis Burckhardt. Il consigliere federale Cassis visiterà Petra, dove incontrerà alcuni ricercatori svizzeri.
Informazioni supplementari:
UNRWA - Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi nel Vicino Oriente
Impegno della DSC in Medio Oriente
Ufficio di cooperazione della Svizzera in Giordania (en)
Factsheet Giordania (en)
Costruzione di una rete fognaria e di una nuova rete di approvvigionamento idrico nel campo profughi di Jerash
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