La regolamentazione transfrontaliera dell’accesso e dell’utilizzo delle risorse idriche rappresenta uno strumento di pace e stabilità: è quanto hanno ribadito, di comune accordo, il consigliere federale Didier Burkhalter e i suoi interlocutori – il ministro degli esteri kazako Kairat Abdrakhmanov e il presidente del Parlamento Kassym-Jomart Tokayev – in occasione dei due colloqui bilaterali, lunedì 19 giugno ad Astana. Poco prima di questi incontri, Burkhalter aveva lanciato l’iniziativa svizzera «Blue Peace Central Asia» nel quadro di una conferenza con rappresentanti di Kazakhstan, Kirghizistan, Uzbekistan, Tagikistan e Turkmenistan. L’obiettivo di questa iniziativa, cioè lo sviluppo di un utilizzo comune delle risorse idriche in Asia centrale, è stato uno dei temi discussi con il ministro degli esteri kazako.
Tutti gli interlocutori sono inoltre concordi nell’affermare che, oltre a strutture regionali, è necessario creare anche a livello globale appositi strumenti volti a prevenire i conflitti per l’acqua. Per questo, il Kazakhstan è rappresentato all’interno del gruppo mondiale sull’acqua e sulla pace costituito su iniziativa della Svizzera nell’autunno del 2015. Le proposte del Kazakhstan saranno rese note dal gruppo a settembre 2017.
Il consigliere federale Burkhalter e il ministro degli esteri kazako Abdrakhmanov hanno discusso di stabilità e sicurezza anche nell’ottica delle attività dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) e dell’ONU, sia per quanto riguarda i colloqui finalizzati alla risoluzione del conflitto siriano, che si svolgono non solo a Ginevra ma anche ad Astana, sia in riferimento alle misure per la prevenzione dell’estremismo violento. In merito al tema dell’importanza della prevenzione dei conflitti si è discusso anche dell’iniziativa lanciata dalla Svizzera per promuovere una maggiore collaborazione tra il Consiglio dei diritti umani dell’ONU a Ginevra e il Consiglio di sicurezza a New York.
Altro tema al centro dell’incontro, sono state le relazioni bilaterali tra il Kazakhstan e la Svizzera, avviate 25 anni fa. Entrambi i ministri degli esteri hanno parlato, tra l’altro, della situazione dei diritti umani e dell’abolizione della pena di morte, oltre che delle possibilità esistenti per ampliare le relazioni commerciali. Attualmente, la Svizzera è il terzo maggiore investitore in questo Paese dell’Asia centrale, dove operano oltre 40 imprese svizzere. Il consigliere federale Burkhalter considera che ci sia ancora ilpotenziale per l’ulteriore intensificazione degli scambi commerciali, il cui volume, nel 2016, è stato di circa 380 milioni di franchi. Nel settore della politica finanziaria, infine, il Kazakhstan collabora strettamente con la Svizzera all’interno del gruppo di voto nelle istituzioni di Bretton Woods (Banca Mondiale, Fondo monetario internazionale).
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