Garantire ai piccoli contadini l’accesso alle risorse naturali

Progetto concluso
Due uomini ascoltano le informazioni fornite da un’istruttrice.
Nelle zone rurali, come in questo caso in Laos, il progetto mira a informare la popolazione locale sui suoi diritti fondiari. © DSC touravanh@gmail.com

La governance fondiaria è al centro delle sfide per lo sviluppo in Cambogia, Laos, Myanmar e Vietnam: la concessione a investitori di terre coltivate da famiglie contadine è la principale causa della nuova povertà e dell’insicurezza alimentare. Il progetto supporta una serie di riforme in quest’ ambito ed è volto a rafforzare l’efficacia dei suoi promotori trasmettendo conoscenze, creando alleanze, promuovendo la cooperazione regionale e sostenendo politiche e pratiche più adeguate.

Paese/Regione Tema Periodo Budget
Mekong
Agricoltura e sicurezza alimentare
Governance
Politica agricola
Sviluppo legale e giudiziario
Partecipazione democratica e società civile
01.05.2013 - 31.12.2018
CHF  13’350’000

L’attuale apertura economica e lo sviluppo di Cambogia, Laos, Myanmar e Vietnam comportano grandi sfide in materia di sicurezza alimentare e di governance fondiaria. I governi dei Paesi del Mekong accordano infatti sempre più terre, sotto forma di concessioni, a investitori nazionali e internazionali allo scopo di sviluppare l’agricoltura industriale, il settore minerario e lo sfruttamento della forza idrica nella loro regione. In questo modo mettono però a repentaglio il reddito, la sicurezza alimentare e l’accesso alle risorse naturali delle aziende agricole a conduzione familiare.

Espropriati delle loro terre, talvolta senza alcun indennizzo adeguato, costretti a cambiare lavoro o spesso addirittura a emigrare, i piccoli contadini del Mekong hanno bisogno di protezione e assistenza. Attraverso questo progetto regionale, la DSC intende rafforzare i loro diritti e sostenerli nell’accesso equo a risorse naturali quali le foreste, la pesca e le terre coltivabili. La DSC è particolarmente attenta alle condizioni degli agricoltori provenienti da gruppi etnici minoritari. La posta in gioco è alta, dato che i piccoli contadini costituiscono la maggioranza della popolazione del Mekong.

Rafforzamento degli attori nazionali, regionali e locali

Per meglio proteggere le aziende agricole a conduzione familiare, la DSC potenzia le strutture di sfruttamento agricolo esistenti a livello nazionale. L’idea è anche quella di incoraggiare  iniziative regionali e di favorire scambi e buone pratiche in tutta la regione del Mekong. Le formazioni offerte nei villaggi consentono ai contadini di imparare a far valere i propri diritti e di negoziare soluzioni con gli investitori esterni. Inoltre, la DSC sostiene i grandi fori di discussione internazionali dedicati alla governance fondiaria come l’Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico (ASEAN).

Gli attori sostenuti nel quadro di questo progetto sono numerosi: funzionari assegnati al settore fondiario in Cambogia, Laos, Myanmar e Vietnam, politici, ONG, aziende private, attivisti e organizzazioni contadine. La Deutsche Gesellschaft für Internationale Zusammenarbeit (GIZ), l’agenzia tedesca di cooperazione allo sviluppo, con la quale la DSC collabora strettamente, sosterrà questo progetto tramite ulteriori mezzi finanziari e personale esperto.  

Prime misure

Dal lancio del progetto nel mese di aprile 2014, è stato creato un fondo di investimento permettente agli attori chiave delle riforme di reagire prontamente alle emergenze e di cogliere le opportunità d’intervenire a livello politico. A novembre 2014, per esempio, il fondo ha sostenuto in Myanmar l’organizzazione di consultazioni locali della società civile sulla futura politica fondiaria nazionale.

Diverse altre iniziative concrete sono in corso:

  • La recensione degli attori chiave coinvolti nella riforma della governance fondiaria nella regione del Mekong.
  • Uno specifico fondo sostiene le iniziative innovatrici che permettono di garantire l’accesso dei contadini alle terre o di sviluppare le politiche nazionali.
  • Gli insegnamenti e le buone pratiche derivanti dal progetto o da altre iniziative sono improntati all’apprendimento. collettivo e alla sensibilizzazione: le informazioni vengono messe in circolazione con l’ausilio di una piattaforma regionale che riunisce le diverse parti in causa.
  • La condizione delle donne di gruppi etnici minoritari e le questioni di genere nell’accesso alle risorse naturali sono oggetto di un’analisi esaustiva.

Sostegno all’attuazione delle direttive volontarie

Questo progetto regionale fa parte del sostegno della Svizzera alle «Direttive volontarie per una governance responsabile dei regimi di proprietà applicabili alla terra, alla pesca e alle foreste nel contesto della sicurezza alimentare nazionale», emanate dalle Nazioni Unite nel 2012 in seguito alla crisi alimentare mondiale del 2008 allo scopo di monitorare gli investimenti privati in terreni agricoli. La Svizzera ha partecipato attivamente all’elaborazione di queste raccomandazioni e ne sostiene l’attuazione a livello globale. Ha inoltre condotto i negoziati sui «Principi per investimenti responsabili in agricoltura e sistemi alimentari»  adottati nell’ottobre 2014.