Le relazioni bilaterali tra la Svizzera e l’Iraq sono buone e negli ultimi anni si sono intensificate. La Svizzera si concentra principalmente sulle questioni migratorie e di promozione della pace. Attraverso varie cooperazioni, soprattutto in campo umanitario, la Svizzera sostiene la stabilizzazione del Paese e il mantenimento di una pace duratura.
Relazioni bilaterali Svizzera–Iraq
Le relazioni bilaterali tra la Svizzera e l’Iraq sono amichevoli e di lunga durata. Esse si basano su un dialogo politico regolare e su una vasta cooperazione in settori di interesse comune.
Priorità della Svizzera in Iraq
In Iraq, la cooperazione si concentra principalmente sui seguenti ambiti:
Pace, sicurezza e diritti umani
La Svizzera stabilisce le priorità nella promozione del dialogo così come all’analisi del passato, allo Stato di diritto e ai diritti umani.
Fuga, migrazione / aiuto umanitario
In primo piano figurano il ritorno e la reintegrazione dei richiedenti asilo respinti. Le relazioni migratorie bilaterali con l’Iraq sono state approfondite e formalizzate. La Svizzera si impegna affinché i bisogni fondamentali delle persone sfollate all’interno del paese siano soddisfatti.
Nel quadro del precedente programma di cooperazione 2021–2024, il sostegno della Svizzera in Iraq si è concentrato sui servizi di protezione per le popolazioni colpite dai conflitti, sulla gestione delle dinamiche di sfollamento e di ritorno, nonché sulla fornitura di assistenza legale e consulenza alle persone vulnerabili. La Svizzera interviene inoltre con contributi mirati in casi gravi di protezione, in particolare nei settori della documentazione e dell’assistenza legale.
Cooperazione allo sviluppo e aiuto umanitario
Sviluppo economico
La Svizzera si impegna per migliorare le condizioni quadro economiche mediante un dialogo attivo con il Governo iracheno.
Altri ambiti di cooperazione
Economia, finanze e scienza
Dopo la prima guerra del Golfo, nel 1991, e con l’imposizione di sanzioni da parte delle Nazioni Unite, gli scambi commerciali tra la Svizzera e l’Iraq si sono praticamente fermati, per poi riprendere lentamente. Dal 2003 le esportazioni svizzere hanno subito una nuova battuta di arresto, ma in seguito sono tornate a crescere. I beni più esportati sono i prodotti farmaceutici. Pur essendo modesto, negli ultimi anni il volume delle importazioni dall’Iraq è in aumento. Nel 2022 il volume degli scambi bilaterali ha raggiunto circa CHF 163 milioni.
Banca dati dei trattati internazionali
Sostegno commerciale, Switzerland Global Enterprise, SGE
Statistiche sul commercio, Amministrazione federale delle dogane (AFD)
Formazione, ricerca e innovazione
I ricercatori e gli artisti iracheni possono candidarsi per una borsa di studio d’eccellenza della Confederazione Svizzera presso la Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI).
Borse d’eccellenza della Confederazione Svizzera per ricercatori e artisti stranieri
Le svizzere e gli svizzeri in Iraq
In 2023 risiedevano 126 cittadini svizzeri in Iraq.
Storia delle relazioni bilaterali
Ad agosto del 1930, al termine del Mandato britannico, il Consiglio federale accoglie re Faisal I, riconoscendo de facto il nuovo Stato iracheno. Nel 1936 la Svizzera apre un consolato a Bagdad, trasformato in legazione nel 1955. Il 31 luglio 1958 l’Iraq diventa una repubblica, che la Svizzera riconosce poco dopo.
La prima guerra del Golfo (1991) porta alla chiusura dell’Ambasciata di Svizzera. Nel novembre del 2000 la Svizzera apre un ufficio di collegamento diplomatico a Bagdad per tutelare i propri interessi, poi chiuso nell’ottobre del 2008 per questioni di sicurezza.
Dal 2024 la Svizzera ha di nuovo un'ambasciata in Iraq dopo 33 anni. L'ambasciata nella capitale giordana Amman continuerà a essere responsabile delle questioni consolari e delle richieste di visto per l'Iraq per la Svizzera.