Scambio automatico di informazioni a fini fiscali (ex accordo sulla fiscalità del risparmio)

Cartelle blu e dati.
Nell’ambito del SAI la Svizzera scambia i dati relativi ai conti con gli Stati membri dell’UE. © Rolf Weiss

L’Accordo sullo scambio automatico di informazioni (SAI) a fini fiscali tra la Svizzera e l’Unione europea (UE) contribuisce a rafforzare la lotta contro l’evasione fiscale transfrontaliera. È in vigore dal 2017 e si applica tra la Svizzera e tutti gli Stati membri dell’UE. L’Accordo attua lo standard globale SAI dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE).

Nel 2004, nell’ambito degli Accordi bilaterali II, la Svizzera e l’UE avevano concluso un Accordo sulla fiscalità del risparmio per lottare contro l’evasione fiscale transfrontaliera, successivamente sostituito dall’Accordo sullo scambio automatico di informazioni (SAI) a fini fiscali tra la Svizzera e l’UE, firmato il 27 maggio 2015. Il nuovo accordo attua lo standard globale SAI dell’OCSE; la decisione della Svizzera di adottare questo standard risale al 2014. In questo quadro, la Svizzera e tutti gli Stati membri dell’UE raccolgono informazioni sui conti finanziari dal 2017 e si scambiano questi dati dal 2018. Con l’attuazione dello standard globale SAI, la Svizzera e l’UE danno un contributo importante alla lotta contro l’evasione fiscale transfrontaliera e all’aumento della trasparenza fiscale.

Cronologia

Dal 2018

  • scambio di dati sui conti finanziari sulla base dell’Accordo SAI

2017

  • entrata in vigore dell’Accordo SAI (01.01.2017)

2016

  • approvazione da parte del Parlamento (17.06.2016)

2015

  • firma dell’Accordo SAI (protocollo di modifica dell’Accordo sulla fiscalità del risparmio) (27.05.2015)

2005

  • entrata in vigore dell’Accordo sulla fiscalità del risparmio (01.07.2005)

2004 

  • approvazione da parte del Parlamento (17.12.2004)
  • firma dell’Accordo sulla fiscalità del risparmio (pacchetto di Accordi bilaterali II) (26.10.2004)