Comunicato stampa, 17.07.2023

La Confederazione punta sull’esperienza della Svizzera per il sostegno allo sminamento umanitario in Ucraina. Attraverso progetti del Centro internazionale per lo sminamento umanitario (GICHD) e della Fondation suisse de déminage (FSD), appoggia le attività delle autorità ucraine e contribuisce alla bonifica da mine e munizioni inesplose.

«Lo sminamento umanitario è fondamentale per la ricostruzione in Ucraina. È un presupposto fondamentale per l’accesso umanitario, per il ritorno delle persone sfollate, per la stabilizzazione sociale ed economica, per le attività agricole e per la ricostruzione delle infrastrutture distrutte», ha dichiarato il consigliere federale Ignazio Cassis alla Ukraine Recovery Conference 2023 lo scorso 22 giugno a Londra. Nel Piano d’azione per la lotta contro le mine 2023–2026, il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) e il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) hanno già previsto di ampliare il sostegno all’Ucraina nei prossimi anni. Con un credito aggiuntivo approvato dal Parlamento nella sessione estiva del 2023, la Confederazione può attuare ulteriori misure nel campo dello sminamento umanitario.

Un elemento fondamentale del sostegno all’Ucraina per far fronte alla grande diffusione di mine e altri ordigni bellici è il Centro internazionale per lo sminamento umanitario (GICHD) di Ginevra. Infatti, il GICHD assisterà l’Ucraina nello sviluppo del programma nazionale di sminamento e fornirà consulenza alle autorità competenti per quanto concerne la sua attuazione e, a tal fine, rafforzerà la propria presenza a Kyïv (Kiev). Il direttore del GICHD Stefano Toscano spiega: «Grazie al contributo svizzero possiamo espandere le nostre attività in Ucraina e contribuire a gestire la pianificazione, la definizione delle priorità e l’attuazione delle attività di sminamento in modo efficiente, efficace e sicuro». Il DFAE e dal 2024 anche il DDPS finanzieranno le attività del GICHD con 3,2 milioni di franchi dal 2023 al 2025.

Inoltre, il DFAE sostiene le attività della Fondation suisse de déminage (FSD) in Ucraina, in particolare nella regione di Kharkiv. L’ambasciatore Simon Geissbühler, capo della Divisione Pace e diritti umani (DPDU) del DFAE, afferma: «Con il sostegno del DFAE, i team dell’FSD individuano le zone contaminate, informano la popolazione locale sui pericoli e sul comportamento corretto da seguire e si occupano della bonifica da mine e munizioni inesplose. L’FSD recluta e forma il 90 per cento del personale direttamente in loco». La DPDU, la Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) e il Principato del Liechtenstein finanziano le attività per 12 mesi con 2,5 milioni di franchi svizzeri.

I due progetti fanno parte del sostegno più ampio della Svizzera all’Ucraina. La DSC, per esempio, promuove con 10 milioni di franchi svizzeri un programma di sminamento umanitario dell’ONU sotto la guida dell’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) e del Programma alimentare mondiale (PAM), la cui attuazione avviene anche tramite l’FSD. Nel 2023 la Svizzera fornirà all’Ucraina complessivamente prestazioni di supporto allo sminamento umanitario per un importo di 15 milioni di franchi.


Informazioni supplementari:

Breve intervista a Stefano Toscano, direttore del GICHD
Breve intervista a Hansjörg Eberle, direttore dell’FSD
Guerra contro l’Ucraina – Misure adottate dalla Confederazione dal 24 febbraio 2022
Piano d’azione per lo sminamento umanitario 2023–2026 (en)


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Ultima modifica 19.07.2023

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