La videoconferenza, diretta dall’Arabia Saudita, ha riunito per la prima volta rappresentanti di alto livello del G20 preposti alla lotta alla corruzione. La Svizzera, invitata in qualità di ospite, partecipa già dal 2016 alle riunioni del Gruppo di lavoro anticorruzione del G20.
I ministri hanno tematizzato i rischi di corruzione legati alle misure di gestione della pandemia di COVID-19 e sono giunti alla conclusione che gli ingenti aiuti finanziari statali elargiti in poco tempo potrebbero aumentare il rischio di frode e corruzione. Oltre alla dichiarazione ministeriale, hanno anche lanciato un appello («Call to Action on Corruption and COVID-19») in cui gli Stati del G20 s’impegnano a garantire la trasparenza e sottolineano l’importanza di procedure di revisione e vigilanza adeguate, che mirano a ridurre al minimo le situazioni in cui si deve imporre lo stato di emergenza. I ministri hanno inoltre riconosciuto il ruolo cruciale della società civile e dei media.
All’incontro ministeriale la Svizzera è stata rappresentata da Stefan Estermann, presidente del Gruppo di lavoro interdipartimentale anticorruzione, con il titolo di segretario di Stato. Nel suo discorso, Estermann ha sottolineato che il successo delle misure adottate dagli Stati nel combattere la pandemia dipende in larga misura dalla fiducia che i cittadini e le cittadine nutrono nei confronti dei loro governi. Prevenire la corruzione aiuta a costruire e mantenere questa fiducia. Stefan Estermann ha inoltre accolto con favore l’intenzione del G20 di occuparsi anche in futuro delle questioni della corruzione all’estero, della corruzione nello sport e del recupero di beni patrimoniali (asset recovery).
The G20 Call to Action on Corruption and COVID-19 (EN)(pdf, 820kb)
G20 Anti-Corruption Ministerial Communiqué (EN)(pdf, 1393kb)
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