Azerbaigian: il presidente in carica dell’OSCE Didier Burkhalter propone di avviare una nuova fase di negoziati per cercare una soluzione al conflitto nel Nagorno-Karabach

Berna, Comunicato stampa, 02.06.2014

In occasione della sua visita in Azerbaigian, il presidente della Confederazione Didier Burkhalter ha incontrato il presidente azero Ilham Aliyev. I colloqui di Baku si sono incentrati sulla situazione in Ucraina e sul conflitto tra l’Armenia e l’Azerbaigian nel Nagorno-Karabach. Il presidente Burkhalter ha proposto un incontro tra i presidenti dei due Paesi, per avviare un processo negoziale strutturato, in grado di portare alla firma di un trattato di pace, e ha invitato ad un rigoroso rispetto del cessate il fuoco del 1994.

I colloqui politici condotti dal presidente della Confederazione Didier Burkhalter nella capitale dell’Azerbaigian, Baku, prima tappa del suo viaggio nel Caucaso meridionale, hanno messo in primo piano il conflitto nella regione Nagorno-Karabach, trasformatosi in una guerra aperta all’inizio degli anni 1990 e conclusosi nel 1994 con la firma di un cessate il fuoco. Da allora, il Gruppo di Minsk dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE), presieduto congiuntamente dalla Russia, dagli USA e dalla Francia, si adopera per giungere a una soluzione pacifica. L’ambasciatore Andrzej Kasprzyk (Polonia) coadiuva i tre mediatori in questo processo in qualità di incaricato personale della presidenza svizzera dell’OSCE.

Durante l’incontro con il presidente Ilham Aliyev, il ministro degli esteri Elmar Mammadyarov, il presidente del Parlamento Ogtay Asadov e i rappresentanti dell’opposizione e della società civile, il presidente della Confederazione ha auspicato un impegno di tutte le parti coinvolte al fine di arrivare a una soluzione. «È necessario muoverci verso la pace, passo dopo passo», ha detto il presidente in carica dell’OSCE. Concretamente, ha proposto un nuovo incontro tra il presidente azero e il presidente armeno, che possa costituire un punto di partenza per negoziati strutturati in grado di portare alla firma di un trattato di pace. Il presidente Burkhalter ha auspicato inoltre un’attuazione coerente delle misure necessarie a garantire il rispetto del cessate il fuoco del 1994. Ancora oggi, infatti, sulla linea del cessate il fuoco e ai confini si registrano episodi di violenza. «Simili incidenti a vent’anni dal cessate il fuoco non sono accettabili per la presidenza svizzera dell’OSCE», ha dichiarato il presidente della Confederazione, sottolineando la disponibilità della presidenza svizzera a sostenere entrambe le parti nel loro impegno, se queste lo desiderano.

Didier Burkhalter ha anche messo in evidenza l’importanza di intensificare i contatti diretti tra i rappresentanti della società civile dei due Paesi, per eliminare i pregiudizi e promuovere la fiducia reciproca. In questo contesto, ha infine espresso la sua preoccupazione per la repressione nei confronti di persone che cercano di promuovere un avvicinamento tra i due Stati.

Molteplici relazioni bilaterali

Oltre ai temi legati all’OSCE, a Baku il presidente della Confederazione Burkhalter e i suoi interlocutori hanno affrontato anche varie questioni bilaterali.

Importanti pilastri delle relazioni tra la Svizzera e l’Azerbaigian sono rappresentati dal settore energetico e dalla cooperazione nell’ambito delle istituzioni finanziarie internazionali. L’Azerbaigian fa parte del gruppo di voto della Svizzera del Fondo monetario internazionale, della Banca mondiale e del Fondo mondiale per l’ambiente (Global Environment Facility).

Le relazioni commerciali tra i due Paesi hanno raggiunto nel 2013 un importo di circa 400 milioni di franchi e nel primo trimestre 2014 si è registrato un ulteriore aumento degli scambi, dovuto in particolare al commercio di pietre e metalli preziosi, prodotti farmaceutici e macchinari. La Svizzera sostiene inoltre in Azerbaigian vari progetti che, nell’ambito della strategia di cooperazione regionale per il Caucaso meridionale, puntano in particolare a migliorare le condizioni quadro per il settore privato e l’approvvigionamento idrico e ad aiutare i profughi interni. Per questi progetti la Svizzera ha stanziato, nel periodo 2013-2016, circa 29 milioni di franchi.


Informazioni supplementari:

Dossier web sulla presidenza svizzera dell’OSCE 2014
Factsheet Le priorità della presidenza Svizzera dell’OSCE
Strategia di cooperazione Caucaso meridionale 2013-2016 (DSC, DSU, SECO), (en)
Impegno della Svizzera in Azerbaigian
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YouTube: Südkaukasus nachhaltige ländliche Entwicklung (de)


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