Nell’ambito del secondo contributo svizzero ad alcuni Stati membri dell’UE, il programma di cooperazione svizzero-lettone contribuisce alle riforme strategiche intraprese dalla Lettonia e mira a migliorare la vita delle persone. L’obiettivo è quello di rafforzare i partenariati esistenti tra i due Paesi e crearne di nuovi e duraturi, così da consentire uno scambio di esperienze e conoscenze in settori prioritari per entrambe le parti. In tal modo si continua la lunga e proficua cooperazione bilaterale avviata con il primo contributo svizzero, da cui sono scaturiti risultati tangibili a lungo termine.
L’accordo quadro tra la Svizzera e la Lettonia firmato a giugno 2023 prevede l’attuazione di quattro programmi con l’obiettivo di:
- promuovere la crescita economica e il partenariato sociale, ridurre la disoccupazione (giovanile);
- proteggere l’ambiente e il clima;
- rafforzare i sistemi sociali.
La Svizzera contribuisce con 40,4 milioni di franchi, a cui si aggiunge la parte finanziata dalla Lettonia, pari al 15 % per ogni programma.
Partenariato svizzero-lettone per la ricerca applicata
L’obiettivo è quello di rafforzare la base di conoscenze e il capitale umano nella ricerca e nell’innovazione in Lettonia per favorire la trasformazione dell’economia e una crescita a lungo termine, sostenendo l’eccellenza della ricerca applicata, mettendo i risultati accademici e della ricerca a disposizione delle imprese e della società e promuovendone l’applicazione su vasta scala.
Il programma consente agli istituti di ricerca lettoni attivi nel settore dei materiali avanzati, delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) e dell’energia intelligente (smart energy) di collaborare con enti svizzeri in progetti di ricerca congiunti. Mira ad aumentare il prestigio di tali istituti, portando a pubblicazioni di ricerca congiunte di alta qualità, a un aumento del numero di persone con conoscenze tecnologiche all’avanguardia, a una più ampia diffusione dei risultati della ricerca, e a una maggiore familiarità dei giovani – in particolare delle ragazze e di coloro che vivono fuori dalla capitale Riga – con le discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche (STEM) e la tecnologia.
La componente 1 del programma (settore materiali avanzati) viene attuata dall’Università tecnica di Riga (Riga Technical University) e dal Laboratorio federale di prova dei materiali e di ricerca (EMPA).
La componente 2 del programma (settore TIC e settore dell’energia intelligente) viene attuata dall’istituto di fisica dello stato solido dell’Università della Lettonia (Institute of Solid-State Physics), in collaborazione con l’istituto di elettronica e informatica dell’Università tecnica di Riga (Institute of Electronics and Computer Science). I partner svizzeri sono l’Università di scienze applicate Zurigo (ZHAW), il Centro svizzero di elettronica e microtecnica (CSEM) e l’Istituto Paul Scherrer (PSI).
I temi principali del programma sono stati scelti in base alle priorità dell’economia nazionale lettone in collaborazione con vari stakeholder e sotto il coordinamento del Ministero dell’economia lettone e dell’agenzia per lo sviluppo degli investimenti della Lettonia (Investment and Development Agency of Latvia, LIAA).
Il contributo svizzero a questo programma ammonta a 10 milioni di franchi.
Approccio didattico basato sul lavoro pratico per migliorare la formazione professionale di base in Lettonia
L’obiettivo generale del programma è rendere più attrattiva e flessibile la formazione professionale di base, aumentandone la qualità, così da incrementare la produttività economica lettone e promuovere la competitività.
L’attenzione è posta sulle priorità definite dalle linee guida lettoni per lo sviluppo dell’istruzione 2021-2027 (Latvian Education Development Guidelines 2021-2027) e su attività di sviluppo in conformità con la legge lettone sulla formazione professionale. Durante il programma in settori selezionati vengono adottati e sperimentati un nuovo approccio didattico e un modello di esame delle qualifiche, e vengono formati e preparati nuovi insegnanti.
La componente 1 del programma è incentrata sulla ristrutturazione dei curricula della formazione professionale di base e del modello di valutazione dell’apprendimento, con l’obiettivo di passare da un sistema prettamente scolastico a un sistema duale; viene attuata dal centro nazionale lettone della formazione (National Centre for Education of the Republic of Latvia).
La componente 2 del programma è incentrata sul modello di apprendimento basato sul lavoro pratico nella formazione superiore per migliorare la formazione degli insegnanti nella formazione professionale di base e diversificare maggiormente i metodi di insegnamento e apprendimento per l’acquisizione di competenze rilevanti. Viene attuata dal centro nazionale lettone della formazione e comprende un bando aperto agli istituti di formazione superiore.
Il contributo svizzero a questo programma ammonta a 10 milioni di franchi.
Promozione delle cure oncologiche pediatriche in Lettonia
La misura di sostegno è in linea con i piani strategici nazionali ed europei e permette di aumentare la qualità, la disponibilità e l’accessibilità dei servizi sanitari nell’ambito oncologico e delle malattie rare per ridurre la mortalità dovuta al cancro e migliorare la qualità della vita dei bambini affetti da questa malattia. L’obiettivo è quello di incrementare il tasso di sopravvivenza e di migliorare le condizioni del paziente, aumentando la disponibilità di trattamenti e servizi diagnostici, di cura e di follow-up e facendo sì che i bambini affetti da tumore o da malattie rare possano accedervi più facilmente.
L’attenzione è posta sui seguenti temi: impegno nella ricerca internazionale; diagnostica avanzata; miglioramento delle competenze degli operatori sanitari e di altri professionisti attraverso programmi di formazione, workshop, e scambio di conoscenze; sviluppo di un sistema di assistenza personalizzata e completa per le persone guarite da un tumore o da una malattia rara; miglioramento della soddisfazione dei pazienti per i servizi offerti.
Il programma è coordinato dal Ministero della salute lettone e attuato dall’ospedale universitario pediatrico (Children’s Clinical University Hospital), con il sostegno in termini di conoscenze ed esperienza dell’ospedale universitario di Losanna.
Il contributo svizzero a questo programma ammonta a 7,5 milioni di franchi.
Bonifica di un sito storicamente contaminato
La bonifica di siti storicamente contaminati è una priorità strategica del governo lettone, come indicato nel piano di sviluppo nazionale per il 2021-2027 (National Development Plan for 2021-2027).
L’obiettivo è quello di migliorare la qualità ambientale di un sito storicamente contaminato e ridurre i rischi per la salute umana. Il sito contaminato dal petrolio dell’ex fabbrica di cemento armato di Aizkraukle, sulle rive del fiume Daugava, è stato indicato come massima priorità nelle linee guida di politica ambientale per il 2021-2027 del governo lettone (Environmental Policy Guidelines for 2021-2027).
Il fiume Daugava, che bagna anche la città di Riga, è una delle zone più popolate e una delle maggiori fonti di acqua potabile della Lettonia. La contaminazione potrebbe avere conseguenze gravi per circa 700 000 persone, così come per la qualità delle acque e l’ecosistema del Mar Baltico, in cui sfocia il fiume. Il programma prevede la bonifica del sito contaminato da petrolio di Aizkraukle, prioritario a livello nazionale, impedendo ulteriori emissioni nelle acque sotterranee e nel fiume Daugava. È coordinato dal Ministero del clima e dell’energia lettone e attuato dal servizio statale per l’ambiente (State Environmental Service of the Republic of Latvia) in collaborazione con il Comune di Aizkraukle, proprietario del sito.
Il contributo svizzero a questo programma ammonta a 12,2 milioni di franchi.