Il Consiglio federale conclude un accordo di sede con l’Alleanza internazionale per la protezione del patrimonio nelle zone di conflitto (Aliph)


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Comunicato stampa, 11.10.2017

L’accordo di sede tra il Consiglio federale e l’Alleanza internazionale per la protezione del patrimonio nelle zone di conflitto (Aliph) è stato siglato l’11 ottobre 2017 dall’ambasciatore Roberto Balzaretti – capo della Direzione del diritto internazionale pubblico del Dipartimento federale degli affari esteri – per il Consiglio federale e da Maxence Langlois Berthelot, direttore esecutivo ad interim dell’Aliph. La presenza dell’Aliph in Svizzera rafforza la rete umanitaria a Ginevra in un ambito in cui il nostro Paese svolge un ruolo da pioniere.

La consapevolezza della dimensione umanitaria e di sicurezza della cultura è ben radicata nella comunità internazionale. Una recente risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’ONU ha sottolineato la necessità di intervenire per tutelare il patrimonio culturale.

Creata a Ginevra nel marzo di quest’anno, Aliph ha lo scopo di sostenere la realizzazione di programmi di prevenzione e la tutela urgente dei beni culturali minacciati di distruzione, danneggiamenti o saccheggi a causa di un conflitto armato nonché di contribuire al loro recupero. In questo senso, nell’ambito della lotta contro gli atti illeciti a danno del patrimonio culturale, Aliph è una piattaforma fondamentale sia per la sua capacità di sostenere progetti sia per il suo potenziale di creare reti tra partner intergovernativi, tra cui l’UNESCO, e gli ambienti professionali, accademici e privati impegnati in questo campo.

Basandosi sulla legge sullo Stato ospite, mediante la conclusione di un accordo di sede il Consiglio federale ha deciso di conferire a Aliph i privilegi e le immunità abitualmente concessi alle organizzazioni intergovernative. La Svizzera fornirà un sostegno finanziario a Aliph, assumendosi i costi per l’affitto dei locali per un periodo di quattro anni e le spese di materiale.

Gli obiettivi di Aliph sono perfettamente in linea con la politica svizzera in materia di tutela dei beni culturali e di promozione del diritto internazionale umanitario. Il nostro Paese dispone, in quest’ambito, di una legislazione molto avanzata e di esperienza comprovata. La presenza di Aliph a Ginevra consentirà inoltre alla Svizzera di perfezionare il coordinamento con i vari attori impegnati in questo settore tematico.


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