In seguito al terremoto del 4 novembre, l'ambasciata svizzera a Kathmandu ha messo a disposizione 50 000 franchi per aiuti d'emergenza. Oltre che dal sostegno in queste situazioni, la Svizzera e il Nepal sono legati da oltre 60 anni di cooperazione internazionale. Con una topografia molto accidentata, caratterizzata da oltre 6000 fiumi e torrenti, il Nepal beneficia infatti dal 1960 del sostengo della DSC per la costruzione di ponti pedonali. Questi ponti sono volti a consentire alle popolazioni delle zone più remote un migliore accesso all’assistenza sanitaria e all’istruzione, come anche a promuovere le attività economiche. L’approccio adottato è cambiato radicalmente nel corso del tempo: se in una fase iniziale era la DSC a realizzare direttamente i progetti edili, ben presto la priorità è stata data al trasferimento delle capacità alle comunità locali. Dalla trasformazione del Paese in uno Stato federale con la nuova Costituzione del 2015, la cooperazione ha rafforzato anche le competenze dei tre livelli amministrativi – Stato federale, province e Comuni – nella costruzione, nella manutenzione e nella gestione dei ponti. L’approccio iniziale puramente tecnico si è quindi allargato per includere la partecipazione civica e il buongoverno. Dal momento che oggi le autorità nepalesi dispongono delle risorse e delle conoscenze tecniche necessarie per portare avanti il progetto, la DSC porterà a termine il proprio sostegno in questo campo alla fine del 2023.
I 10 000 ponti finora edificati hanno migliorato a lungo termine le condizioni di vita di 19 milioni di persone, riducendo i tempi di percorrenza mediamente di 2,5 ore al giorno. A ogni nuovo ponte sospeso, il numero di bambini che si recano a scuola aumenta in media del 16 per cento e le consultazioni presso i centri sanitari crescono del 26 per cento. E ogni quinto ponte attira piccoli imprenditori, che si stabiliscono e aprono nuovi negozi, chioschi di ristorazione e atelier.
Nell’anno in corso, l’ultimo che ha visto il sostegno svizzero, si raggiungerà il record di oltre 750 ponti finanziati interamente dal Governo nepalese. La Svizzera ha fornito supporto esclusivamente sotto forma di know-how tecnico e competenze in materia di modalità di attuazione, controllo della qualità e manutenzione. Inoltre, ha formato i servizi responsabili affinché possano continuare a operare indipendentemente dopo il 2023.
Il progetto è stato realizzato con il supporto tecnico di Helvetas, un’organizzazione svizzera di cooperazione allo sviluppo. Insieme a ingegnere e ingegneri nepalesi, Helvetas intende ora mettere a frutto il know-how acquisito anche a vantaggio di altri Paesi come l’Etiopia, il Bhutan e il Guatemala, nell’ambito di una cooperazione Sud-Sud.
Informazioni supplementari:
Indirizzo per domande:
Comunicazione DFAE
Palazzo federale ovest
CH-3003 Berna
Tel. Servizio stampa: +41 58 460 55 55
E-Mail: kommunikation@eda.admin.ch
Twitter: @EDA_DFAE