Politica estera

Il 24 giugno si celebra la Giornata internazionale delle donne nella diplomazia, occasione per riflettere sulla situazione delle donne che lavorano nel campo della diplomazia e sulla parità di genere. Ecco cosa ci riferisce una diplomatica svizzera.

La Svizzera esprime profonda preoccupazione per l'escalation del conflitto tra Israele e Iran e invita tutte le parti alla moderazione. Mette in guardia dalle conseguenze devastanti di un ulteriore inasprimento della situazione e sottolinea la necessità del dialogo e di una soluzione diplomatica. Chiede la protezione della popolazione civile e il rispetto del diritto internazionale umanitario. Tutte le notizie sono disponibili nel Ticker.

Die vom Bundesrat verabschiedete Asien-G20-Strategie 2025-2028 gründet auf den vielfältigen Interessen der Schweiz gegenüber fünf wichtigen asiatischen Akteuren: China, Indien, Indonesien, Japan und Südkorea. Diese Länder prägen die Weltwirtschaft sowie die geopolitischen Dynamiken massgeblich mit. Mit dieser Strategie wird die China-Strategie 2021–2024 aktualisiert, die sich als Koordinations- und Kommunikationsinstrument bewährt hat.

È dalla fine della Seconda guerra mondiale che il mondo non si trova ad affrontare un numero così alto di conflitti. Uno di essi è in corso da più di due anni in Sudan, con conseguenze drammatiche per la popolazione civile. Più della metà della popolazione soffre ormai la fame e milioni di persone hanno dovuto abbandonare le proprie case. La Svizzera adopera per porre fine alla guerra e per alleviare le sue conseguenze umanitarie nell’ambito della sua cooperazione internazionale, della promozione della pace e all’interno delle Nazioni Unite.

Il consigliere federale Ignazio Cassis, capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), visiterà il Giappone e la Repubblica popolare cinese dal 22 al 25 aprile 2025. L'obiettivo di questa visita in Asia è rafforzare le relazioni politiche e promuovere gli interessi economici della Svizzera presso due importanti partner. Tutte le notizie nel Ticker.

La Svizzera restituisce all’Uzbekistan valori patrimoniali confiscati di provenienza illecita. Il denaro sottratto andrà nuovamente a beneficio della popolazione uzbeka tramite un fondo fiduciario dell’ONU, l’«Uzbekistan Vision 2030 Fund» creato da Svizzera e Uzbekistan insieme alle Nazioni Unite: sarà finanziato l’ammodernamento delle strutture medico-sanitarie rivolte alle gestanti per un totale di 43,5 milioni di dollari statunitensi. Intervista all’ambasciatore di Svizzera a Tashkent, Konstantin Obolensky.