Colloqui Von Wattenwyl del 1° settembre 2017

Comunicato stampa, 01.09.2017

Venerdì 1° settembre 2017, in occasione dei terzi colloqui Von Wattenwyl di quest’anno, i vertici dei partiti e dei gruppi parlamentari UDC, PPD, PLR e PS si sono incontrati con una delegazione dell’Esecutivo, sotto la direzione del vicepresidente del Consiglio federale Alain Berset. I colloqui, a cui hanno partecipato anche il consigliere federale Didier Burkhalter e il cancelliere della Confederazione Walter Thurnherr, erano incentrati sulla politica della sanità e sulla politica europea.

Un settore sanitario di alta qualità, facilmente accessibile a tutti e finanziariamente sopportabile: è questo uno degli obiettivi principali del Consiglio federale sulla base della Strategia «Sanità 2020» e degli obiettivi di legislatura 2015–2019. Un bilancio intermedio sulla Strategia «Sanità 2020» dimostra che gli obiettivi definiti dal Consiglio federale non hanno perso importanza: a causa dello sviluppo demografico e dei progressi in campo medico-tecnico i costi della salute aumenteranno infatti ulteriormente.

Nella discussione i partiti si sono dichiarati favorevoli a interventi volti alla riduzione dei costi qualora i fornitori di prestazioni non trovassero una posizione comune, come nel caso della struttura tariffaria TARMED. Il Dipartimento federale dell’interno (DFI) ha incaricato un gruppo di esperti – sotto la direzione dell’ex consigliera agli Stati e consigliera di Stato Verena Diener – di valutare le esperienze acquisite in Svizzera e all’estero, al fine di rendere più efficaci i provvedimenti, in corso e pianificati, volti alla riduzione dei costi. Sulla base di queste proposte, nel quarto trimestre 2017 il Consiglio federale si pronuncerà sull’adozione di ulteriori provvedimenti per contenere l’aumento dei costi della salute.

Per quel che concerne la tematica europea, il consigliere federale Burkhalter ha ribadito l’importanza della via bilaterale e la volontà del Consiglio federale di consolidarla e di svilupparla. Il capo del Dipartimento federale degli affari esteri ha risposto a domande formulate dai partiti sulle discussioni in corso e sullo stato dei negoziati inerenti alle questioni istituzionali. In autunno l’Esecutivo farà di nuovo il punto della situazione. In agenda vi è poi un altro incontro tra la presidente della Confederazione Doris Leuthard e il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker.

I partecipanti hanno constatato con soddisfazione che l’Accordo tra la Confederazione Svizzera e la Comunità europea sul reciproco riconoscimento in materia di valutazione della conformità (ARR) ha potuto essere aggiornato e che vi è unità d’intenti tra le due Parti per quel che concerne la firma dell’Accordo sul collegamento dei sistemi per lo scambio di quote di emissione.

Altro tema in discussione era l’attuale situazione nel settore dell’asilo: i partecipanti sono stati informati del fatto che negli ultimi mesi è sensibilmente diminuito il numero di persone che hanno raggiunto l’Italia del Sud attraverso il Mediterraneo centrale. Per quel che concerne la Svizzera, il numero di domande d’asilo presentate nel primo semestre di quest’anno si è ridotto di quasi un terzo rispetto allo stesso periodo del 2016: è dal 2010 che non si registra un numero così basso di domande. La quota di domande d’asilo presentate in Svizzera rispetto a quelle depositate in tutti i Paesi UE/AELS continua a rimanere bassa e nei primi sei mesi del 2017 si è attestata circa al 2,5 per cento. I partecipanti hanno sottolineato che la situazione resta instabile. Si è parlato a tal proposito della situazione migratoria globale ed è stato rilevato che milioni di persone vivono come rifugiati interni.

 

 

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