Il consigliere federale Didier Burkhalter a Vienna invita a un impegno globale per il rafforzamento della sicurezza in Europa


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Berna, Comunicato stampa, 17.06.2015

Oggi a Vienna, durante il «Core Group Meeting», una manifestazione della Conferenza sulla sicurezza di Monaco, il consigliere federale Didier Burkhalter ha sottolineato che la ricerca di una soluzione politica alla crisi ucraina è strettamente correlata all’impegno comune di tutti gli Stati in favore della sicurezza in Europa. Secondo il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) può svolgere importanti funzioni in entrambi i casi.

Il consigliere federale Didier Burkhalter durante la sua dichiarazione in occasione del Core Group Meeting della Conferenza sulla sicurezza di Monaco a Vienna. © DFAE
Il consigliere federale Didier Burkhalter durante la sua dichiarazione in occasione del Core Group Meeting della Conferenza sulla sicurezza di Monaco a Vienna. ©

Secondo Didier Burkhalter la crisi in Ucraina ha messo in luce la crisi della sicurezza europea, ma l’ordine mondiale dopo la fine della guerra fredda non è più stabile da lungo tempo: nel suo discorso odierno in occasione dell’incontro del Comitato ristretto della Conferenza sulla sicurezza di Monaco, il consigliere federale ha auspicato che i due processi non vengano considerati in modo disgiunto, affermando che «la crisi ucraina e la crisi della sicurezza europea possono essere superate solo tenendo conto delle loro interdipendenze reciproche».

Il capo del DFAE ha evocato lo spirito di partnership tra l’Occidente e la Russia che emana dagli atti costitutivi del Consiglio NATO-Russia (1997) e dalla Carta della sicurezza europea (1999), ma che da tempo si sta sgretolando. Il progetto comune di ristabilire la sicurezza in Europa deve pertanto inglobare anche il dibattito sul ruolo della Russia in Europa nonché chiarire la situazione degli Stati limitrofi della Russia stessa e dell’UE nell’area dell’ex Unione Sovietica. Nell’attuazione di misure tese a rafforzare la fiducia, l’OSCE può svolgere un ruolo fondamentale, ha detto Burkhalter.

Guardando agli sviluppi attuali in Ucraina, il consigliere federale ha messo in guardia dal fatto che la logica dell’allentamento della tensione potrebbe tramutarsi nuovamente in una logica dell’escalation. Per prevenire che accada – ha sollecitato Burkhalter – andrebbero attuate in modo coerente le misure per dirimere il conflitto previste nell’accordo di Minsk, tra cui il rispetto del cessate il fuoco e della relativa verifica da parte dell’OSCE, il monitoraggio al confine statale tra Russia e Ucraina da parte della missione di osservazione OSCE e il dialogo sulle riforme politiche.

Ulteriori raccomandazioni all’OSCE in merito all’impegno in Ucraina sono contenute nel rapporto intermedio del gruppo di esperti (Panel of Eminent Persons on European Security as a Common Project) che il consigliere federale ha ricevuto oggi a Vienna. Il gruppo, composto da 15 esperti dell’area OSCE, è stato promosso dalla Svizzera, dalla Serbia e dalla Germania in occasione del Consiglio dei ministri dell’OSCE svoltosi nel dicembre 2014, a Basilea, allo scopo di avviare un dialogo allargato sulla sicurezza futura in Europa. Il rapporto intermedio del gruppo di esperti, contenente le raccomandazioni, «è un importante contributo per portare avanti la discussione sul futuro della sicurezza in Europa», ha affermato oggi Burkhalter a Vienna.

A margine della conferenza, il consigliere federale ha incontrato il ministro degli esteri serbo Ivica Dacic, presidente in carica dell’OSCE. I colloqui si sono incentrati tra l’altro sui lavori del gruppo di contatto trilaterale di cui, accanto all’Ucraina e alla Russia, fa parte anche l’OSCE. Burkhalter si è intrattenuto inoltre con la ministra della difesa montenegrina Milica Pejanović-Durišić sui temi della promozione della pace, della stabilità e della prosperità nei Balcani occidentali.

Politica della sicurezza, ambito prioritario

La partecipazione del consigliere federale al «Core Group Meeting» della Conferenza sulla sicurezza di Monaco a Vienna si iscrive in una serie di incontri su aspetti legati alla sicurezza cui il capo del DFAE ha preso parte quest’anno. A inizio febbraio si è adoperato in favore della sicurezza cooperativa nel quadro della Conferenza sulla sicurezza di Monaco e a inizio giugno si è battuto per un rafforzamento della collaborazione tra l’OSCE e i partner asiatici in occasione di due conferenze sulla sicurezza svoltesi in Asia, il «Dialogo Shangri-La» a Singapore e la Conferenza asiatica OSCE a Seul. Il consigliere federale ha sottolineato inoltre l’importanza della sicurezza cooperativa in una regione come il mar Cinese meridionale, nella quale si segnalano tensioni crescenti. Gli aspetti legati alla sicurezza sono stati anche al centro del Vertice sulla lotta contro l’estremismo violento, svoltosi a Washington il 19 febbraio 2015, e della Conferenza mondiale sul cyberspazio, svoltasi all’Aia il 16 aprile 2015.

In serata il consigliere federale Burkhalter parlerà nuovamente delle cause della crisi della sicurezza europea, e delle possibilità di rafforzarla, a Berna, in una manifestazione organizzata dall’Associazione svizzera di politica estera.


Informazioni supplementari:

Dichiarazione finale del Consigliere federale Didier Burkhalter in occasione della Conferenza sulla sicurezza di Monaco “Core Group Meeting” (en)
Rapporto intermedio del gruppo di esperti (Panel of Eminent Persons) (en)
Comunicato stampa DFAE sulla partecipazione alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco
Comunicato stampa DFAE sulla partecipazione al Vertice sulla lotta contro l’estremismo violento (Washington)
Comunicato stampa DFAE sulla partecipazione alla Conferenza mondiale sul cyberspazio (l’Aia)
Comunicato stampa DFAE sulla partecipazione al «Dialogo Shangri-La» (Singapore)
Comunicato stampa DFAE sulla partecipazione alla Conferenza asiatica OSCE (Seul)


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