Il Forum politico di alto livello sullo sviluppo sostenibile (High-Level Political Forum on Sustainable Development, HLPF) si è svolto quest’anno per la seconda volta dopo l’approvazione dell’Agenda 2030 da parte dei Paesi membri dell’ONU. Oltre alle presentazioni volontarie di 44 Paesi è stato dato spazio, per la prima volta, anche alla verifica tematica di singoli OSS. Gli obiettivi selezionati erano quelli riguardanti la riduzione della povertà e della fame, l’alimentazione e la salute, la parità tra donne e uomini, l’infrastruttura, l’industria e l’innovazione nonché gli oceani e le risorse marine.
La delegazione svizzera guidata dall’incaricato speciale per lo sviluppo sostenibile globale, l’ambasciatore Michael Gerber, e sostenuta anche da attori esterni all’Amministrazione federale, ha partecipato attivamente alle discussioni. Le modalità di svolgimento dell’HLPF hanno inoltre permesso alla Svizzera di condividere le esperienze fatte nell’attuazione dell’Agenda 2030 e di apprendere da quanto esposto nei rapporti di altri Paesi. La Svizzera ha potuto soprattutto approfittare delle presentazioni di Stati che si trovano ad affrontare sfide simili – per esempio per quanto riguarda il coinvolgimento dei governi subnazionali e del settore privato nelle fasi di attuazione e nello sviluppo di un’efficiente architettura istituzionale che promuova la cooperazione tra vari settori.
Nonostante le tendenze positive, molto resta ancora da fare
Secondo il rapporto sui progressi fatti presentato all’HLPF dal segretario generale dell’ONU António Guterres, anche se si possono segnalare tendenze positive, in particolare nei settori della salute e della lotta alla povertà e alla fame, resta molto da fare: sono ancora circa 800 milioni in tutto il mondo le persone che soffrono la fame e nell’Africa subsahariana il 40 per cento della popolazione continua a vivere al di sotto della soglia di povertà. Per consolidare gli sviluppi positivi registrati negli ultimi anni sono necessari grandi investimenti in infrastrutture sostenibili e nel settore agricolo.
Anche per quanto riguarda la parità tra donne e uomini il cammino è lungo perché le disuguaglianze e la discriminazione hanno radici profonde in molti Paesi. Piuttosto pessimistica è infine la conclusione relativa all’obiettivo 14 che riguarda gli oceani e le risorse marine. A essere peggiorata è soprattutto la qualità delle acque nelle zone costiere, a causa di un inquinamento e di un’eutrofizzazione crescenti, mentre i cambiamenti climatici contribuiscono all’acidificazione degli oceani. Benché in anni recenti si possa osservare un rallentamento della tendenza alla pesca eccessiva, le sfide restano notevoli e richiedono un’azione decisa sia da parte dei Paesi in via di sviluppo sia da parte di quelli industrializzati.
Oltre al programma ufficiale, nel corso dell’HLPF hanno avuto luogo un «Partnership Exchange», dedicato al rafforzamento dei partenariati tra attori statali e non statali, e un «SDG Business Forum» che puntava a dare maggiore concretezza al ruolo del settore privato nell’attuazione dell’Agenda 2030. Anche quest’anno si sono svolte poi varie altre manifestazioni patrocinate da singoli Stati membri dell’ONU, organizzazioni internazionali o attori non statali. La Svizzera ha proposto un incontro sul significato dell’OSS 16 («Promuovere società pacifiche e inclusive orientate allo sviluppo sostenibile») per l’intera Agenda 2030, ha affrontato il tema «Zootecnia sostenibile» e ha co-presieduto una serie di eventi su diverse tematiche tra cui la parità di genere, l’importanza di una politica coerente per lo sviluppo sostenibile e la riduzione del rischio di catastrofi.
Attuazione dell’Agenda 2030 in Svizzera
All’inizio del 2016 la Confederazione ha avviato un processo interdipartimentale per attuare l’Agenda 2030. I lavori sono coordinati dal «Gruppo di lavoro Agenda 2030 nazionale», guidato congiuntamente dall’Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE) e dalla Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC). Nel gruppo sono rappresentati anche l’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM), l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), l’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG), l’Ufficio federale di statistica (UST), la Direzione politica del DFAE (Divisione Politiche estere settoriali) e la Cancelleria federale (CaF).
Nella primavera del 2018 il Consiglio federale presenterà un rapporto sui progressi fatti nella realizzazione dei vari obiettivi e deciderà in merito alle tappe successive.
Informazioni supplementari:
DFAE: Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile
Piattaforma d’informazione delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile (en)
Forum politico di alto livello sullo sviluppo sostenibile (en)
Rapporto del segretario generale dell’ONU (2017) (en)
Prime fasi di attuazione dell’Agenda 2030 da parte della Svizzera (fr)
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